Una città del Midwest in declino in cui il clown Frendo, simbolo di un successo passato, riemerge come una piaga terrificante.
Clown in a Cornfield faceva pensare ad uno slasher qualsiasi e anonimo con protagonisti clown che vanno in scena a massacrare giovani per imprecisati motivi. In parte lo è anche ma sa farlo con quel pizzico di astuzia di trama che di solito non ti aspetti da produzioni come questa. Mette al timone un tale Eli Craig che di certo non ha bisogno di presentazioni avendoci portato in passato due horror che mi hanno fatto letteralmente scassare dal ridere e parlo di TUCKER & DALE VS EVIL e LITTLE EVIL (se non li avete visti e siete appassionati del genere prendetevi a bottigliate sui maroni). Ora qui si parla di una comunità di mezzi bifolchi, i clown non hanno dei neuroni specifici ma sono il risultato della cultura del Midwest e odiano tutto ciò che è diverso, quindi sono reazionari e conservatori rappresentando soltanto con delle maschere il pensiero della massa.
Alla fine il film fa quello che deve regala spensieratezza ma senza azzerare le sinapsi e diventa una horror comedy fracassona e a tratti ignorante ma capace di intrattenere e fin qui non è poco.

