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mercoledì 3 dicembre 2014

Guest

Titolo: Guest
Regia: Adam Wingard
Anno: 2014
Paese: Usa
Festival: TFF 32°
Giudizio: 3/5

La storia è quella di David, un militare in congedo che piomba all'improvviso in casa di un suo commilitone morto in battaglia per portare un suo messaggio alla famiglia. Ben presto scopriamo, però, che David nasconde un segreto: è un po' troppo incline alla violenza, dà consigli discutibili sull'autodifesa a scuola al fratellino del suo defunto amico e, come se non bastasse, l'esercito lo dà per morto. Chi è David in realtà e cosa vuole esattamente?

Forse è vero che Wingard voleva cimentarsi con un omaggio ai film d'azione del passato con tanto di citazioni e molta ironia, ma il problema di fondo e che volendo divertire e spiazzare procede invece con un tono serioso, in contrapposizione all’assurdità del suo svolgimento.
Ed è verissimo che The Guest è a tutti gli effetti un divertissement con strafalcioni di sceneggiatura, copia/incolla e tanto, tanto di già visto. Sorprende ovviamente vederlo ad un festival.
Senza nulla aggiungere al genere e prendendo un protagonista abbastanza sconosciuto (scelta azzeccata perchè è il classico biondo con la faccia da culo) the Guest però forse potrà piacere solo agli irriducibili e non a coloro che si aspettavano almeno qualche spunto originale.
La scena poi in presidenza dove David protegge il classico nerd vittima di bullismo dall'espulsione dicendo che è gay, raggiunge la summa del non-sense.
Nascosto tra le note di una colonna sonora stracolma di synth, c'è ovviamente un amore incondizionato verso Carpenter e forse la musica rimane l'elemento più riuscito del film.
Un gioco intricato e parossistico può starci certo, ma solo se dietro la macchina o sullo script c'è un autore o qualcuno con le idee chiare, non un giovane mestierante che dopo il furbetto YOU'RE NEXT crede di essere arrivato al top.