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venerdì 13 settembre 2013

Best of the Best

Titolo: Best of the Best
Regia: Robert Radler
Anno: 1989
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

"I Migliori", titolo originale "Best of the Best", è un film drammatico incentrato sulla pratica delle arti marziali, in particolare il Tae Kwon Do. Ogni tre anni si disputa una gara tra gli Stati Uniti e la Corea del Sud che detiene tutti i primati in tale sport. Il team viene scelto raccogliendo i 5 migliori atleti da ogni parte del Paese.
Alex Grady vive a Portland – Oregon, ed è un ex veterano di questa disciplina. Costretto al ritiro per un infortunio alla spalla durante un incontro, in occasione di questa gara, viene convocato per un provino di selezione. A questo provino viene convocato anche Tommy Lee, un insegnate di arti marziali per bambini della California. Di seguito vengono introdotti gli ultimi 3 personaggi del team americano chiamato ad affrontare la temuta Corea del Sud. Alex, Tommy,Travis, Sonny e Virgil, con background e caratteristiche totalmente diverse tra di loro, sono gli atleti scelti dal veterano Frank Couzo,coach della squadra, per questa importante sfida.

Tutti i difetti e tutti i meriti di un film sulle arti marziali degli anni '80 sembrano essere le fondamenta di questo discutibilissmo film di Radler.
La cosa più bella è che alla fine la nazionale americana perde e dunque si stacca del tutto dalla solita solfa che vuole il buon yankee vincitore in tutto e per tutto, anche se un elemento melenso prevarrà su tutto.
Radler aveva girato parecchi film ed Eric Roberts era nel suo momento d'oro. Entrambi ci spendono molto di loro nel film, l'ultimo oltre ad essere il protagonista ci crede così tanto da creare una performance quasi del tutto drammatica, con pianti improvvisati e suppliche che mi hanno fatto sganasciare dal ridere (soprattutto quando il figlio idiota si rompe un braccio investito da una macchina e Alex deve decidere che strada prendere).
Il fatto che ad interpretare i migliori della scuola coreana siano quasi tutti cinesi è un altro elemento che mostra di come al tempo non fregasse nulla degli attori orientali perchè come molti riassumevano...sembravano tutti uguali.
E'un film non così reazionario, anche se la vendetta del cinese sul coreano che nel torneo precedente gli ha ucciso il fratello fa tanto elemento banale e inconsistente che due domande te le fai sulla povertà di scrittura di questi film.
Un b-movie che ho voluto rivedere in salsa nostalgica per comprendere che cosa mi era piaciuto quando ero piccolo, da considerarlo un piccolo cult di quegli anni insieme a dozzine di pellicole americani certo molto più notevoli.
Uno dei momenti migliori comunque è proprio il torneo nel finale che spezza un pò la monotonia degli allenamenti.