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mercoledì 1 luglio 2020

Howling


Titolo: Howling
Regia: Joe Dante
Anno: 1981
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Un lupo mannaro imperversa per una città americana, finché la polizia non lo abbatte, con l'aiuto di una coraggiosa giornalista. La ragazza però riporta uno shock, da cui pensa di cavarsi con un breve soggiorno in una clinica sui monti, diretta da un simpatico dottore.

Dante al suo secondo film si cimenta con l'horror e in particolare sui licantropi scegliendo un'ambientazione metropolitana e al passo coi tempi. Il plot non è male, l'inizio è incredibile e originale e a pensarci bene anche la struttura della storia riesce a coinvolgere sempre lo spettatore alternando dramma, humor, scene morbose e poi forse quel momento cult dell'accoppiamento nella foresta.
A pensarci bene poi il licantropo qui in particolare sembra agire proprio come i vampiri contaminando velocemente la vittima, dove predomina una doppia identità e il magnetismo animale sembra fare il resto. Rob Bottin cerca di sperimentare al meglio regalando sicuramente alcuni make up originali al passo coi tempi e precursori di un'immaginario sulla bestia contagiando diversi film a venire anticipando Landis. Su Rob Bottin dal momento che questo risulta una sorta di battesimo del fuoco vi lascio un paio di info. Messo su un gruppo di venticinque tecnici – che per un film a basso budget è una cifra importante – Bottin comincia a sfornare materiale su materiale. Almeno quindici sculture di testa di lupo mannaro vengono create prima di trovare un risultato soddisfacente, mentre vengono prodotti meccanismi basculanti e ingranaggi mobili per creare una testa umana che si trasformi in canide peloso. I suoi tecnici fanno proposte che Bottin rifiuta: roba già vista, c’è bisogno di qualcosa di nuovo. Raccontano i suoi collaboratori che a volte arrivavano la mattina a studio e scoprivano che Rob aveva passato lì tutta la notte, a buttar giù idee ma soprattutto alla disperata ricerca della forma perfetta di lupo mannaro. Un lavoro duro che finisce con un apparato meccanico, protesico e addirittura dentario come nessun altro film simile ha mai mostrato. Tutto ciò che si vede su schermo è stato ideato da un giovane genio che è entrato in punta di piedi in una piccola produzione e ne è uscito seduto sul trono del re.
Dopo aver visto The Howling, Ridley Scott si dice che quello che ha curato gli effetti speciali è proprio il tizio giusto che gli serve per Legend(1985).