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domenica 19 aprile 2015

'71

Titolo: ‘71
Regia: Yann Demange
Anno: 2014
Paese: Gran Bretagna
Festival: TFF
Giudizio: 3/5

Inghilterra 1971. La recluta Gary Hook viene inviato in Irlanda del Nord. La situazione sarebbe apparentemente semplice (i Protestanti 'amici' da una parte e i Cattolici 'nemici' dall'altra) se non fosse che all'interno dell'Ira ci sono due fazioni in lotta tra loro. L'accoglienza non è ovviamente delle migliori ma le cose si aggravano per il soldato quando scopre casualmente che alcuni ufficiali dell'esercito sono coinvolti nella fabbricazione di ordigni per gli attentati.

Il film di Demange, in concorso a vari festival tra cui il 32°Tff, ha almeno due pregi che devono essere presi in considerazione. 
Il primo è la sceneggiatura, volutamente contorta e convulsa (anche quando in fondo non fa altro che dire che i corrotti sono ovunque e in questo caso nell’esercito) ma è il modo in cui Gregory Burke intreccia le vicende a tenere alta la suspance del film. 
In secondo luogo lo stile tecnico e le caratterizzazioni dei personaggi, nonché una geografia di luoghi labirintica e devastante.
Il primo scontro con la popolazione cattolica merita una standing ovation per il semplice fatto che risulta disarmante e mostra quanto la disperazione e l’odio nei confronti delle forze dell’ordine diventi, come in questo caso, una missione sociale di tutti perfino donne e bambini. 
Demange come in altri momenti topici del film, decide di descriverli e narrarli alternando l’instabilità della camera a mano con un’attenzione ai dettagli e ai piccoli movimenti di macchina, tanto che questa prima parte, mantiene una tensione estrema e brutale.

L’unico problema è quando intraprende nella seconda parte una strada che lo accosta molto ad un’action-spy, diventando ripetitivo e non riuscendo a restituire il senso di minaccia e di claustrofobia come nel primo atto. 
Ottimo il cast tra cui il beniamino british O’Connelly, nemmeno troppo ispirato e l’ottimo Sean Harris sempre nella parte del cattivo vista la sua fisionomia.