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sabato 2 febbraio 2013

Possession(2012)

Titolo: Possession(2012)
Regia: Ole Bornedal
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Per la famiglia Brenek la discesa nel terrore inizia al tipico mercatino domenicale di quartiere. Il neo-divorziato Clyde (Jeffrey Dean Morgan), sta ancora abituandosi alla sua nuova vita senza l'ex moglie Stephanie (Kyra Sedgwick) e non vede motivo di allarme quando la loro figlia minore Em (Natasha Calis) è attratta da una misteriosa scatoletta con delle indecifrabili inscrizioni e decide di acquistarla. Ma appena lo fa, cominciano a verificarsi degli avvenimenti inquietanti. Em è sempre più ossessionata dalla scatoletta, al punto di portarla con se ovunque. Comincia a comportarsi in modo sempre più oscuro e pericoloso. Ma, per quanto ci provi, Clyde non riesce a separare la figlia dalla scatola, neanche quando Stephanie si convince che l'oggetto la stia facendo impazzire. Perseguitati da una serie infinita di eventi inquietanti e inspiegabili, la famiglia comincia a dissotterrare la verità di ciò che sta veramente accadendo: hanno aperto la scatola di un Dibbuk, spirito maligno di cui narrano antiche leggende ebraiche, fino a quel momento intrappolato nel contenitore.

Oramai questo genere di film penso le abbia provate tutte. Dalla rivisitazione dei classici, all’analisi delle sette, al fatto che bisogna trovare un luogo da cui arrivi il male e che sia, si spera, sempre più originale, al fatto di sfruttare uno stile tipo mockumentary oppure deviare le circostanze facendo sì che l’esorcista stesso sia il male.
Beh di certo la scelta di una scatola è forse una delle idee più tristi e iper-riciclate a cui si potesse pensare.
Tritando il tutto con briciole di cultura e religione ebraica è proprio la desolazione più totale.
Molto bravo lui padre (ovvero il comico di WATCHMAN)e la ragazzina che dimostra una buona mimica e dei bei cambi di personalità. Speriamo non ne risenta in futuro…
Ole Bornedal, il regista, aveva girato un thriller allora carino ovvero NIGHTWATCH che forse dovrei rivedere per rendermi conto se valeva la pena oppure no. Poi però dopo si è spostato in Danimarca girando alcuni film, credo molto sfortunati al botteghino, per ritornare dalle major americane che lo hanno inculato facendogli girare questa porcheria. Peccato perché quando si diventa dipendenti di un meccanismo come quello delle grandi produzioni americane non c’è esorcista al mondo che possa aiutarti ad uscire dall’incubo…
Ancora una volta l’elemento del soprannaturale è telefonato e messo in scena senza la premura di pensare a creare la suspance necessaria.