Visualizzazione post con etichetta Brightburn. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Brightburn. Mostra tutti i post

mercoledì 10 luglio 2019

Brightburn


Titolo: Brightburn

Regia: David Yarovesky
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Brightburn, Kansas. Tori e Kyle Breyer sono una coppia che cerca invano di avere un figlio, pur dedicandosi al tentativo con impegno e convinzione. Una notte, qualcosa precipita nei pressi della loro fattoria. Detto fatto, i Breyer hanno un figlio, al quale danno il nome di Brandon. Anni dopo, Brandon ha dodici anni ed è un bambino introverso e particolare. A scuola è bravo, ma non proprio popolare tra i compagni. Inoltre, Brandon sembra attirato da qualcosa che si trova nel sotterraneo di una rimessa della fattoria di famiglia. Ma sembra anche avere una forza insospettata, di cui lui stesso si sorprende per primo. Tori comincia a preoccuparsi e cerca supporto psicologico per Brandon. In realtà, le cose sono molto più complesse: Brandon prende coscienza dei suoi super poteri e di non essere per niente normale. Comincia perciò ad agire come un super eroe, ma da ciò conseguono problemi seri per tutti.

Brightburn è lo strano caso di un film per il cinema con un super eroe votato al male violentissimo che non si farà nessuno scrupolo ad uccidere i suoi "genitori".
Anomalo, tutt'altro che scontato e soprattutto un film che non fa sconti a nessuno.
Semplicemente Brandon nel momento in cui scopre il male ne diventa succube senza provare nessun tipo di sentimento o emozione ma agendo seguendo un impulso irrefrenabile che lo porterà a stanare chiunque provi anche solo a redarguirlo.
Ci sono tante scene violentissime, il torture e lo splatter non mancano e alcune scene nelle esecuzioni del bambino fanno proprio pensare a Chronicle quando incontra Superman malvagio.
La messa in scena di Yarovesky è ottima sfruttando una fotografia molto calda e accesa dove i rossi sembrano illuminare lo schermo come luci al neon. A differenza però proprio di Chronicle dove i ragazzi usavano i poteri contro la società, qui la storia si focalizza molto di più sull'importante legame familiare. La disgraziata coppia che trova il bambino in un astronave, dovrà fare i conti con la mente malata e violenta più pericolosa degli ultimi vent'anni del cinema se contiamo l'età del suo protagonista.
Brandon diventa a tutti gli effetti il villain, l'antagonista, il super eroe del male, più tosto, cazzuto e spietato del momento. Contro ogni spoiler uccide: compagna di classe (gli spezza solo la mano), la madre della compagna (attenzione alle scena del vetro nell'occhio), il patrigno, la matrigna, la zia, lo zio, due poliziotti e poi chi lo sa...il film finisce mentre fa schiantare un aereo di linea pieno di passeggeri (ovviamente tutti morti) contro casa sua.
C'è però qualcosa nell'esordio di Yarovesky che non funziona...tutto è sparato a mille dalla regia, al montaggio che non lascia respirare un secondo e alla psicologia soprattutto della madre del ragazzino davvero troppo stereotipata dove i dialoghi alle volte appaiono per lo meno ridicoli.
E'un vero peccato. Brightburn ha uno scorrimento così veloce da far perdere d'occhio alcuni particolari e buchi di sceneggiatura abbastanza importanti.