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martedì 15 novembre 2016

Leggenda di Tarzan

Titolo: Leggenda di Tarzan
Regia: David Yates
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Lord Greystoke vive a Londra, nell'elegante dimora di famiglia, con la moglie Jane. Quando il governo lo invita a tornare in Congo, rifiuta: Tarzan, dice, non c'è più. Il suo nome, ora, è John Clayton III. Saranno le pressioni dell'afroamericano George Washington Williams, deciso a provare la colpevolezza del Belgio in materia di schiavitù, e la richiesta di Jane, a farlo decidere per un ripensamento. In Africa, lo aspettano gli amici animali, ma anche vecchi e nuovi nemici.

Nel 2016 qualcuno sente ancora il bisogno di adattare un film su Tarzan. Parliamone....
L'harry pottiano Yates continua a cimentarsi tra avventura, fantasy e tutto il resto, trovando la sua vena come mestierante senza aggiungere molto e ricoprendo un ruolo di tecnico senza anima all'interno della macchina hollywodiana, puntando sempre sulla superiorità della grafica rispetto alla scrittura, come in questo caso, in un film noioso e pasticciato che non si capisce bene cosa voglia dire o dimostrare.
Forse gli sceneggiatori volevano riprendere GREYSTOKE del'84 e dargli una sorta di sequel.
In quel caso però la scelta si era rivelata funzionale almeno con dei passaggi nella giungla e scontri tra uomo e scimmia che riuscivano a lasciare una loro impronta specifica.
Qui ancora una volta il meccanismo di costruzione della storia e gli obbiettivi che si diramano sembrano deboli già in partenza senza capire in alcuni casi alcune scelte e il perchè di alcune azioni.

Il film è semplice, condiscendente e inerte, volendo essere sia moderno che tradizionale, finendo per sbagliare fin da subito con un protagonista Alexander Skarsgard, che sembra uscito da TWILIGHT, troppo belloccio e curato minuziosamente in ogni dettaglio (cosa che non si può dire per le sorti del film). Sprecatissimo il resto del cast in particolare Waltz che meritava di giocare un ruolo più complesso e non la solita macchietta costellata di stereotipi.