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venerdì 16 maggio 2014

Borderlands

Titolo: Borderlands
Regia: Elliot Goldner
Anno: 2013
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 2/5

Una squadra di investigatori del Vaticano viene inviata nella British West Country per indagare su delle attività paranormali in una chiesa.

Ora ditemi voi se è realistico e soprattutto se ha un senso, mettersi a inseguire un prete, che nemmeno si vede, giù per cunicoli e passaggi segreti in stile THE DESCENT, fino a finire quasi al centro del mondo, con sostanze fossili che ti sciolgono il corpo.
Borderlands ha così tante falle da diventare uno dei nuovi casi di questa travolgente (solo per numero di titoli) scia di film in stile mockumentary o found footage che si ispirano ormai a qualsiasi evento, fatto di cronaca, religione o setta, leggende o cronache locali.
Borderlands tenta di parlare di Paganesimo, ovviamente mostrandolo per come non è, tentando un disperato collage di cose già viste, tra cui compare anche il film che di certo non si ricorda SKINWALKER RANCH sempre del 2013.
La differenza è che nel film succedevano un quantitativo impressionante di eventi paranormali, un vero "bestiario" sovrannaturale, unito alle leggende indiane dei "mutaforma"e Vimana, una figura mitologica del pantheon indiano.
Abduction, ovvero possessione o impossessati, o qualcosa che si è impossessato di un oggeto nella casa o della casa stessa, è un impianto che sembra ormai spianato per quanto è stato abusato, in buona o cattiva forma.
Il non sapere più da dove andare ad attingere, e sceneggiandolo pure male, sta diventando sempre più il manifesto di un genere che non ha più la forza di un tempo e non è più in grado di regalare quelle emozioni che al tempo avevano modo di comunicare qualcosa come BLAIR WITCH PROJECT o REC. In Borderlands l'azione vacilla ancor prima di decollare, i personaggi non conquistano e le vocine dei bambini di sottofondo e un prete che cade giù da una chiesa, creano forse più imbarazzo che suspance.