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lunedì 19 settembre 2022

Men


Titolo: Men
Regia: Alex Garland
Anno: 2022
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 4/5

Harper si reca in campagna per quello che dovrebbe essere un fine settimana piacevole e tranquillo, lontano dal tumulto e dallo stress della sua vita. I flashback rivelano che Harper stava chiedendo il divorzio a James, ma non era disposto a lasciarla andare. L’abuso emotivo e, in un’occasione fisico, è stato fondamentale per James che cercava di mantenere Harper nel loro matrimonio, e la sua morte continua a pungere nonostante non sia colpa sua. Nella casa di campagna, Harper viene accolto dal suo proprietario, Geoffrey. Le loro interazioni sono nella migliore delle ipotesi innocue e imbarazzanti, ma è quando Harper va a fare una passeggiata nei boschi che circondano la casa che le cose diventano inquietanti e strane. È seguita da un uomo nudo che poi cerca di entrare in casa. Harper è scossa dopo e le cose peggiorano solo per lei da lì.
 
Uomini che partoriscono altri uomini da tutti gli sfinteri possibili ancora mi mancava...
Garland al suo terzo film secondo me o almeno per i miei gusti firma la sua opera migliore. Forse perchè la meno ambiziosa senza essere scifi e senza avere l'ambizione di confrontarsi con Van DerMeer e forse perchè vanta quasi solo due attori e due figuranti (l'ex marito e l'amica di Harper).
Una location in quel posto sperduto della campagna inglese iconica ormai per tante pellicole di questo genere. Men però è un horror molto più politico di quello che possa sembrare ad una prima impressione soprattutto sulla misoginia maschile. Garland non smette di provocare e qui tutto il non sense possibile prende forma sotto gli occhi ingessati inizialmente di Harper per poi espandersi e arrivare addirittura a mettere a fuoco il Green Man, l’Uomo Verde, quell'immagine dal volto maschile che affiora dalle foglie, dal quale germogliano diversi elementi vegetali, fino al punto che spesso persino i tratti somatici si dissolvono nel fogliame rappresentando uno spirito della vegetazione, un’entità legata alla fertilità che affonda le sue radici nel folklore pre-cristiano. Da qui quindi si parte dal dramma sociale, per arrivare nel giallo soprannaturale, nel thriller e sfociando nel folk horror.