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lunedì 3 settembre 2018

Mondomanila


Titolo: Mondomanila
Regia: Khavn de la cruz
Anno: 2012
Paese: Filippine
Giudizio: 4/5

Nato come racconto, premiato al Palanca Awards for Literature (importante premio letterario filippino), Mondomanila è il risultato di 9 anni di lavoro immersivo in cui Khavn ne ha realizzato per il cinema diverse versioni, prima come corto, poi come serie a episodi e infine come lungometraggio. Una commedia nera dai toni iperrealisti incentrata sulla figura di Tony de Guzman, un antieroe per cui la vita è corta, brutale e mai dalla tua parte. La sua filosofia è "prendi quello che puoi e quando puoi, godi e fotti il sistema". Nel brutale circo dei bassifondi, prostitute, yankee pedofili, casalinghe sole, tossici, e omosessuali, sono la sua unica famiglia.

Mondomanila è un trip andato a male.
Una galleria d'immagini abbastanza strazianti e di una ferocia e un nichilismo ai limiti estremi.
Il livello di degrado, di violenza, di sopravvissuti che cercando qualsiasi modo per drogarsi e sopravvivere mangiando topi in un ammasso di lamiere unito a tanti squardìci, mai belli, diventano la cartina di questa capitale in cui non sembrano esistere, almeno per i giovani, freni inibitori.
Il lavoro di De la Cruz avrà avuto sicuramente molti problemi, traversie produttive strane e molto lunghe e tutta una serie di nemici tra cui il governo filippino che dalle immagini sembra proprio fregarsene del destino degli abitanti della capitale.
Ragazzini che vogliono fare solo sesso avendo rapporti con animali e poi uccidendoli, nani che si prestano ad ogni tipo di cose, fratelli minori che per aiutare la mamma si prostituiscono dicendo che in realtà fanno massaggi e tossici degenerati che si danno al rap.
E'un calvario Mondomanila attraversandola sembra di trovarsi accanto una Sodoma un pò più moderna e globalizzata ma dall'altra parte è un grido disperato di aiuto contando che la maggior parte dei protagonisti sono poco più che ragazzini.
Il ritmo poi è scoppiettante, molto velocizzato e con frame sparsi presi un po ovunque con alcune qualità di girato non proprio pulite. Complice una colonna sonora disperata che sembra buttare tutto ancor di più nel caos.
"Non spero necessariamente che Mondomanila ispiri questa generazione, ma spero davvero che toccherà il prossimo. Sì, c’è la realtà presente, ma c’è sempre anche la speranza che questa realtà possa cambiare a un certo punto. Se tutto va bene, Mondomanila consentirà questo alle persone, perché fare affidamento sui leader non sempre funziona: a volte bisogna farlo da soli." (Khavn)