Titolo: Tanna
Regia: Martin Butler
Anno: 2015
Paese: Australia
Giudizio: 3/5
In una società tribale del Pacifico
meridionale, una ragazza, Wawa, si innamora di Dain, il nipote del
capo tribù. Quando una guerra fra gruppi rivali si inasprisce, a sua
insaputa Wawa viene promessa in sposa ad un altro uomo come parte di
un accordo di pace. Così i due innamorati fuggono, rifiutando il
destino già scelto per la ragazza. Dovranno però scegliere fra le
ragioni del cuore e il futuro della loro tribù, mentre gli abitanti
del villaggio lottano per preservare la loro cultura tradizionale
anche a fronte di richieste di libertà individuale sempre più
incalzanti…
Tanna ci invita a scoprire come
ultimamente è accaduto con il colombiano EL ABRAZO DEL SERPIENTE la
sempre più piccola realtà delle società tribali.
In questo caso la coppia di registi
analizza i paesaggi e il melò tra i due protagonisti di Tanna,
l'isolotto che fa parte dell’arcipelago vanuatuano, dominato
dall’incombente figura del Tukosmerail, il vulcano attivo che si
erge oltre i mille metri di altezza, e circondato da acque
cristalline.
Oltre ad essere il primo film parlato
in lingua bislama, questo strano lungometraggio che alterna
documentario e melodramma, analizza tutte le tappe e i processi che
avvengono all'interno di un viaggio sentimentale e antropologico
naturalisticamente parlando affascinante oltre misura.
Cerca di sondare il dramma della
scoperta al valore narrativo senza dover ricorrere a forzature
evidenti, che invece di quando in quando fanno la loro apparizione
nei dialoghi.
Tutti quei passaggi che troviamo nei
testi antropologici e nel testo profetico di Girard qui prendono
sembianze trasformando lo scenario in un connubio di passaggi e
rituali che investono i matrimoni combinati, lo stregone e la magia,
la vittima sacrificale e il capro espiatorio e infine riflette lo
splendore della natura attribuendogli un valore narrativo.
Gli attori, che poi sono i membri della
tribù, sono fantastici e i sorrisi di Wawa da soli bastano a
regalare quella naturalezza e e semplicità che sembra ormai scomparsa
nella nostra civiltà.
Wawa e Dain furono ribattezzati "Romeo
e Giulietta" e fino ad oggi sono stati i primi a ribellarsi
dinanzi ad una tradizione tanto secolare quanto barbara, imponendo
alla silente donna un uomo a lei sconosciuto. Diventati leggenda,
tanto da ispirare una canzone d'amore che i due registi faranno
risuonare nella parte finale del film, Wawa e Dain si ritrovarono a
dover scegliere tra la potenza dell'amore e il futuro della loro
tribù, minacciata e messa in pericolo dal loro inedito e 'disperato'
gesto' di ribellione.