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venerdì 4 luglio 2025

Roundup-No way out


Titolo: Roundup-No way out
Regia: Sang-Yong Lee
Anno: 2023
Paese: Corea del Sud
Giudizio: 4/5

Sette anni dopo il rastrellamento in Vietnam, Ma Seok-do si unisce a una nuova squadra per indagare su un caso di omicidio. Ben presto, scopre che questo caso riguarda il furto di una droga sintetica e inizia a scavare più a fondo... Nel frattempo, il tizio dietro a tutto questo, Joo Sung-chul, non smette di cercare guai, e i distributori di droga giapponesi, Ricky e la sua banda, vengono in Corea per unirsi al caos. Le cose stanno per sfuggire di mano...
 
La saga di Roundup che al momento vanta ben tre capitoli, una sorta di trilogia, è certamente tra le cose più belle che sono arrivate dal cinema coreano d'azione negli ultimi anni. Perchè ci sono combattimenti, inseguimenti, poliziesco, heist movie, pulp sotto certi aspetti, thriller, revenge movie, crime story, faide tra bande di paesi diversi, Corea, Giappone e Cina per questioni di droga.
Un film con un ritmo forsennato dove Ma Seok interpretato dal grandissimo Lee Jun-hyuk che sembra una sorta di Reacher che mena come Bud Spencer. Il film però a differenza del capitolo successivo ROUNDUP-PUNISHMENT si prende davvero sul serio e tutta la trama è scandita con una scrittura chirurgica che segue assiduamente ogni personaggio di ogni componente delle gang regalando caratterizzazioni e personaggi meravigliosi. La parte dell'indagine è molto ben curata senza parlare dei regolamenti di conti che fanno scontrare tradizioni di chi imbraccia katane, pistole o preferisce andare di vecchia scuola con la boxe.

Roundup-Punishment


Titolo: Roundup-Punishment
Regia: Heo Myeong Haeng
Anno: 2024
Paese: Corea del Sud
Giudizio: 3/5

Nelle Filippine un giovane programmatore informatico coreano viene ritrovato morto, in condizioni tali da far pensare a un lungo periodo di cattività e lavori forzati. Si aprono le indagini della polizia, che rivelano un racket dei casinò online che si snoda tra Corea e Filippine, gestito dalla gang di uno spietato e psicotico criminale, Baek Chang-gi, e collegato agli affari di un giovane magnate IT, Chang Dong-cheol. Il poliziotto Ma Seok-do, massiccio nel fisico e tenero di cuore, promette alla madre del ragazzo scomparso di affidare i colpevoli alla giustizia e si fa largo, a pugni e calci, nella rete criminale che conduce sino a Baek.
 
Dopo NO WAY OUT era impossibile aspettarsi di meglio. Quel film aveva raggiunto i fasti di questa bella quadrilogia d'azione con eccellenti combattimenti, ironia, azione a profusione e molto altro ancora. L'ultimo capitolo è sicuramente un prodotto confezionato molto bene ma mancano alcune di quelle sotto trame e gallerie di personaggi visti precedentemente che davano risonanza ai toni del film. Lo stesso cattivo seppur interessante non riesce a misurarsi con la cattiveria del capo del dipartimento di polizia anch'esso antagonista del capitolo precedente.
Niente di particolarmente nuovo sotto il sole, tanto che i conoscitori del franchise ritroveranno molte situazioni già visitate negli episodi precedenti, ma The Roundup: Punishment ha il merito di soddisfare le aspettative del pubblico, che si siede in sala a vedere un film di Don Lee essenzialmente per godere di una catartica scarica di pugni e di buoni sentimenti, proprio come succedeva in Italia decenni fa con Bud Spencer

giovedì 26 giugno 2025

Reacher-Season 3


Titolo: Reacher-Season 3
Regia: Sam Hill
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

In una città universitaria del Maine, Reacher aiuta un ragazzo che stava per essere rapito sparando al rapitore. Nella concitazione degli eventi, Reacher spara accidentalmente a un poliziotto: si scatena un inseguimento. Il ragazzo, che si chiama Richard Beck, rivela a Reacher di essere già stato rapito in passato e che suo padre aveva pagato il riscatto solo quando i rapitori gli avevano amputato un orecchio. Richard, ancora scosso, prega Reacher di accompagnarlo a casa da suo padre, Zachary Beck. Zachary ringrazia Reacher per aver salvato il figlio ma è sospettoso nei suoi confronti. Dopo aver fatto delle indagini su di lui, Zachary offre a Reacher un lavoro ma solo se dimostra di obbedire agli ordini e di avere sangue freddo giocando alla roulette russa. Reacher accetta e viene assunto nella sicurezza. Un flashback mostra che Reacher in realtà lavora sotto copertura per Susan Duffy, una agente della DEA che lo ha reclutato per trovare una sua agente sotto copertura scomparsa, Teresa Daniels: il tentato rapimento è stata un messinscena organizzata con Susan e i suoi colleghi Villanueva ed Eliot. Durante la prima notte in casa Beck, Reacher riesce a scoprire un nascondiglio sotterraneo, ora vuoto, dove trova traccia del passaggio di Teresa.
 
Reacher potrebbe non finire mai. Devo ammettere che pur non aumentando mai la posta in gioco riesce ad essere un thriller giallo action militare abbastanza interessante con indagini, complotti, nemici agguerriti, complici e tradimenti il tutto mescolato perlomeno con una mano dietro che sembra saper fare il suo lavoro Scott Sullivan.
Ancora una volta passato e presente del protagonista si incontrano per una storia che fa luce sui demoni interiori, mentre risulta decisivo per la risoluzione il rapporto tra genitori e figli. L'obiettivo rimane quello di sventare quante più associazioni illegali e cospirazioni possibili, soprattutto risalendo sempre più in alto nella catena di comando criminale. Le coreografie delle sequenze action rimangono il piatto forte del serial, a partire dalla scena iniziale al cardiopalma per poi proseguire con alcune trovate che mantengono gli spettatori sul filo del rasoio per il destino dei personaggi, o nei confronti di Jack di essere scoperto. Rispetto al secondo ciclo che riproponeva la vecchia squadra nell'esercito del nostro eroe mostrandone un aspetto maggiormente umano, e una storia più corale, qui torniamo all'idea della solitudine in cui vive il personaggio titolare per scelta propria (con tanto di strizzata d'occhio al mitico spazzolino che si porta sempre dietro come unico bene prezioso). Questo permette allo show di proporre nuovi personaggi e una nuova missione.

venerdì 28 febbraio 2025

World of Kanako


Titolo: World of Kanako
Regia: Testuya Nagashima
Anno: 2014
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5

Quando una bella studentessa del liceo scompare, la madre chiede all'ex marito Akikazu - un ex poliziotto alla deriva e un irresponsabile - di trovare la figlia. Si imbarca in una disperata ricerca, nella speranza di riunire la sua famiglia con ogni mezzo necessario. Ma, mentre la sua indagine procede, Akikazu inizia a scoprire l'oscurità che si cela dietro l'impeccabile facciata di sua figlia. Indizio dopo indizio, rivelazione dopo rivelazione, inizia una discesa nell'infernale mondo sotterraneo della vita segreta di Kanako...
 
Ogni volta è sempre interessante mostrare la discesa all'inferno. Ovunque avviene se messa in buone mani come in questo caso il risultato non può che essere appagante sotto tutti gli aspetti. Attori sontuosi, storia quanto mai drammatica ma capace di affrontare una molteplicità di tematiche contemporanee in maniera disarmante con uno stile molto dinamico che sembra riprendere gli stilemi di Miike Takashi, Sion Sono e molti altri scegliendo uno stile e un ritmo frenetico accellerando i frame, tanta mdp a mano, squarci di luoghi e volti, gang criminali, massacri senza senso, violenze domestiche, stupri, cyber bullismo e molto altro ancora in ambientazioni cupissime e dando conferma che quando il Giappone vuole fare sul serio ci sono pochissimi rivali del cinema contemporaneo. World of Kanako non è un film semplice, ha tutta l'aria di essere un trip lisergico che come Akikazu sembra andato a male e sempre sul punto di poter commettere qualcosa di sgradito. Il protagonista è sempre Agitator, fuma, beve, mangia in maniera compulsiva, picchia e viene picchiato e suda costantemente in una Tokio che sembra davvero un piccolo inferno


Order




Titolo: Order
Regia: Justin Kurzel
Anno: 2024
Paese: Canada
Giudizio: 4/5

Nordovest degli Usa, 1983. In seguito a una serie di violente rapine in banca, l'agente dell'FBI Terry Husk comincia a interessarsi al caso, seguendo una pista che conduce, anziché a criminali comuni, a un gruppo organizzato di suprematisti bianchi. Emerge la figura di un leader carismatico, Robert Matthews, che ha elaborato un ambizioso piano terroristico, mentre la scia di sangue prosegue, coinvolgendo lo speaker radiofonico ebreo Alan Berg, massacrato di fronte alla sua abitazione.
 
Tratto da eventi reali, parliamo di rapine e suprematismo bianco. Kurzel ha una filmografia che si avvale di alcune perle di rara bellezza con lavori da mestierante che gli hanno dato sicuramente soldi ma tolto parte del prestigio. La sua comunque è una scelta sempre curiosa di alcuni soggetti scomodi o clamorosamente anti commerciali. Anche questa vicenda adattata e in corsa in quelli anni '80 ritratti splendidamente è una storia molto drammatica dove ancora una volta l'happy ending viene messo da parte per scegliere un contesto duro dove nessuno viene risparmiato.
Dove la violenza si concentra e si annida dentro i suoi personaggi come succedeva per SNOWTOWN, TRUE HISTORY OF KELLY GANG e NITRAM. Law per fortuna dopo quel fisco clamoroso della mini serie Disney Star Wars SKELETON CREW ritorna con un ruolo solido e che non lascia dubbi sulle sue capacità attoriali. Lo stesso purtroppo non si può dire per Tye Sheridan, attore purtroppo detestabile e molto sopravvalutato, mentre Nicolas Hoult, freddo e spietato, conferma di essere un antagonista letale perfetto e di saper essere un leader neo nazista molto credibile.

giovedì 30 gennaio 2025

Bad Guy-Season 2


Titolo: Bad Guy-Season 2
Regia: Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi.
Anno: 2024
Paese: Italia
Stagione: 2
Episodi: 6
Giudizio: 4/5

L'archivio del boss latitante Suro, un prezioso scrigno di intercettazioni che svela legami compromettenti tra mafia e Stato, domina la scena nella seconda stagione di The Bad Guy. Questo strumento di potere, desiderato e temuto in egual misura, si trasforma in un catalizzatore di tensioni, avvicinando i protagonisti a un punto di non ritorno. L'archivio è una bomba a orologeria, pronta a esplodere e a ridefinire ogni equilibrio.
 
Bad Guy è stata una sorpresa nel nostro panorama seriale italiano con un prodotto difficile da definire che unisce e mixa così bene i generi da renderlo un concentrato di potenziale esplosivo.
Riscrivere di mafia ma in maniera originale, innovativa, al passo con i tempi a differenza di altre serie più restie a mantenere quei crismi classici. Bad Guy propone soluzioni nuove, personaggi memorabili, scontri tra stato e giustizia, casta e unioni con la mafia, corruzzione praticamente in tutti i reparti e alcune innovazioni con dei personaggi che non si sono mai visti. E' il ritmo e il continuo evolversi della vicenda a fare da padrone in questa nuova stagione. Verrebbe solo da dire che ne vorremmo di più perchè sei episodi non bastano. Lo Cascio ormai ha indossato un personaggio indimenticabile dimostrando che cosa è il talento e la classe in grado di dare sentimenti ed emozioni esprimendo il dolore ma anche la rabbia e la crudeltà. Sugli altri c'è poco da dire. La sorella di Nino dimostra di cosa vuol dire avere le palle in polizia e mantenere ancora saldi i valori. Testanuda, il nuovo ingresso, è un perfetto ibrido di follia pura e istinto da killer e dall'altra un'insolita maniera di affrontare la vita. Teresa Suro è quella fragilità psicopatica che esce di testa quando da piccola uccide per sbaglio la madre e tutto il resto del cast dove compare anche Aldo e un convincentissimo Mariano Suro e l'agente Costardello. Finale devastante per colpi di scena, violenza, reazioni e nuove alleanze che porteranno ad una terza stagione che vorremmo avere già

Day of the Jackal-Season 1


Titolo: Day of the Jackal-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 4/5

"The Jackal", un assassino camaleontico e letale, viene incaricato di eliminare un magnate della tecnologia il cui software rischia di svelare segreti compromettenti per le élite mondiali. Con meticolosa precisione, il killer si sposta in varie nazioni europee, usando travestimenti e strategie letali per sfuggire a ogni controllo. Sulle sue tracce c'è l'agente dell'MI6 Bianca, determinata a catturarlo a ogni costo. Mentre lo sciacallo conduce una doppia vita, diviso tra le sue missioni e la famiglia, i due protagonisti si scontrano in una pericolosa caccia fatta di inganni e scelte morali, in cui il confine tra giustizia e violenza diventa sempre più sottile.
 
The Jackal del '97 mostrava uno spietato assassino interpretato da Bruce Willis con Richard Gere a dargli la caccia. Qui il contesto è leggermente diverso, più dettagliato, interesante ma non solo per essere una serie ma perchè contestualizza l'orrore della guerra che può portare a diventare ciò che non si vorrebbe. C'è un'identità nascosta ai propri cari, un intrigo internazionale, un personaggio che sembra una sorta di Elon Musk che vuole impartire una dura lezione ai ricchi e per questo deve essere fermato. C'è un'agente dell'MI6 con dei valori troppo nobili per fare il suo lavoro e infine Eddie Redmayne un attore che non aveva ancora dato una prova come "antagonista" mostrando la stoffa dell'attore che precedentemente non aveva ancora dimostrato.
Day of the Jackal spazia ovunque, ha tantissime e diversissime location, poche sotto trame, co protagonisti ben caratterizzati e numerosi colpi di scena i quali arrivano perlopiù nel finale dando sfumature inaspettate e alcuni climax belli tosti

Grotesquerie-Season 1


Titolo: Grotesquerie-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

La detective Lois Tryon deve indagare su una serie di omicidi ritualistici estremamente violenti e macabri che sconvolgono una piccola comunità. Ogni scena del crimine è caratterizzata da simbolismi religiosi e messaggi criptici, portando Lois a collaborare con Suor Megan, una giornalista e suora affascinata dai culti e dal true crime. Nel corso delle indagini, Lois deve anche affrontare i propri demoni personali, trovandosi in bilico tra ciò che è giusto e ciò che è inevitabilmente corrotto e oscuro.

Grotesquerie di Ryan Murphy che non conosco perchè non ho mai visto AMERICAN HORROR STORY aveva tutti gli elementi per farsi piacere, dalla religione, al poliziesco, all'indagine, al grottesco, a questo serial killer che imbastisce delle morti come fossero affreschi dimostrando un certo malsano talento nella tortura e tanto altro ancora anche se sui personaggi secondo me poteva risultare più incisiva. Intanto l'aspetto che mi è piaciuto è che tutti in un qualche modo diventano insopportabili nel giro di poco. Nessuno si salva e nessuno riesce mai a contenere i propri vizi, le proprie voglie, i propri eccessi, scegliendo sempre il proprio piacere personale e andando oltre taboo e superando i freni inibitori. Se da un lato l'aspetto della messa in scena, le location, la fotografia, sembra tutta far parte di una cornice interessante e poco squilibrata è forse l'aver voluto destrutturare l'intera vicenda dalla fine del settimo episodio, quando viene abbattuto il serial killer (purtroppo la sua identità diventa inesorabilmente scontata) e da lì per mezzo di plot twist discutibili viene stralciata tutta la precedente vicenda. Tutti diventano l'esatto opposto di quello che erano, diventa LOST in trip. Il consiglio è di vederla fino al settimo episodio e poi di lasciar perdere anche perchè se questo poi avesse avuto uno scopo e un senso ancora potevo accettarlo ma così non è stato.

mercoledì 1 gennaio 2025

Dostoevskij-Season 1


Titolo: Dostoevskij-Season 1
Regia: Fratelli D'Innocenzo
Anno: 2024
Paese: Italia
Episodi: 6
Stagione: 1
Giudizio: 4/5

Enzo Vitello è un poliziotto che vive profondi tormenti causati soprattutto dal difficile rapporto con la figlia Ambra da lui abbandonata da tempo e pericolosamente avviata sulla via della tossicodipendenza. Il suo lavoro lo obbliga a confrontarsi con un serial killer, che lui e i suoi colleghi hanno soprannominato Dostoevskij perché dopo gli omicidi lascia messaggi con riflessioni sul senso della vita. Apparentemente non esistono moventi per le uccisioni e le vittime non offrono elementi per creare collegamenti tra di loro. Enzo assume su di sé la responsabilità di catturare Dostoevskij quasi come un'ossessione dettata forse da una inconfessabile vicinanza di pensiero.
 
TERRA DELL'ABBASTANZA, FAVOLACCE, AMERICA LATINA. Un trittico che ha saputo ritagliarsi un'anomalia nella filmografia italiana dimostrando talento, cinismo e un lato reale nostrano che spesso si decide di non voler osservare o filmare. Ero perplesso per questa mini serie perchè da noi non siamo molto abituati e ci si affida spesso a clichè di genere. In questo caso sapevo che sarebbe stato qualcosa di diverso e intenso. Qualcosa di atipico. Un'indagine, un polar, un poliziesco bizzarro e diverso. Una narrazione che rifugge ad una metodologia per come siamo abituati a vederla narrata. Uno stile tecnico che risalta i dettagli, i primi piani, le ambiguità, gli scorci che sembrano inutili e i particolari apparentemente privi di senso. Dostoevskij sembra protrarre una politica e una poetica nonchè visione d'intenti di un disagio che sembra allargarsi come una macchia d'olio nel nostro paese. Scelgono case diroccate, sentieri tortuosi in mezzo al fango, non sembra nemmeno esserci l'attenzione a doversi chiedere in quale anno siamo e come mai tutto sembra così antiquato e arretrato. I due fratelli scavano nell'abisso delle coscienze dove nessuno si salva, tutti hanno dei fantasmi nell'armadio e nessuno sembra esente dalle colpe e dove alla fine uno degli elementi più clamorosi è quello di non empatizzare davvero con nessuno dei personaggi. Ci sono alcune scene e momenti tra i più dolorosi dell'intera cinematografia italiana degli ultimi vent'anni e il ritmo così ipnotico e soporifero avrà sicuramente molti detrattori.

Mangeur d'Ames


Titolo: Mangeur d'Ames
Regia: Alexandre Bustillo, Julien Maury
Anno: 2024
Paese: Francia
Giudizio: 3/5

In una comunità montana riprende piede il vecchio mito di una bestia mostruosa quando scompaiono dei ragazzi e si viene a sapere di una serie di morti orribili e brutali.
 
Finalmente ritornano anche loro in cattedra. Al loro settimo film alcuni dei paladini del new horror francese tornano a fare i conti con un polar atipico. A L'INTERIEUR, LIVID, AUX YEUX DES VIVANTS, LEATHERFACE, KANDISHA, CASA IN FONDO AL LAGO, hanno saputo dire la loro anche se soprattutto l'ultimo mi è sembrato di un livello non paragonabile ai precedenti e se non avessi letto chi erano gli autori non ci avrei creduto. Detto questo hanno provato a sperimentare uscendo da un terreno che sapevano seminare e raccogliere molto bene e cercando una strada più diversificata e complessa in termini di sceneggiatura che guarda a caso non è loro. E' così abbiamo un polar folkloristico dove i nostri creano e dipanano diverse metafore su chi è davvero la preda e il torturatore prendendo solo in prestito l'idea dei due forestieri e delle forme ancestrali credute nel villaggio per metterci di fronte l'effetto del passaggio di questo martirio sui ragazzi e di come vengano lasciati vuoti e con una violenza incredibile da far esplodere. I crismi e la politica d'autore dei due registi tra fotografia e tasso di gore è riconducibile, alcune location come la scuola abbandonata nel finale sembra davvero dare l'idea di una discesa all'inferno devastante per tutti coloro che ci entrano ma per quanto concerne gli intenti di sceneggiatura, purtroppo a dare un colpo in negativo risulta proprio il climax finale

Terminator Zero-Season 1


Titolo: Terminator Zero-Season 1
Regia: Masashi Kudō
Anno: 2024
Paese: Giappone
Episodi: 8
Stagione: 1
Giudizio: 2/5

Nell'anno 2022, una guerra che continua da decenni vede contrapporsi i pochi umani sopravvissuti della Resistenza e un implacabile esercito di macchine ribelli. Nel 1997, la malvagia intelligenza artificiale Skynet acquisisce una coscienza e comincia una guerra senza fine contro gli umani. Intrappolata fra questi passato e futuro c'è una misteriosa e impavida combattente della Resistenza, chiamata Eiko, che viene scelta per tornare indietro nel tempo e cambiare il destino dell'umanità fino all'arrivo del Giorno del Giudizio. Arrivata nel 29 agosto 1997 si ritrova a proteggere Malcom Lee, un brillante scienziato giapponese a Tokyo che sta lavorando ad una nuova intelligenza artificiale (nota come Kokoro) progettata per competere contro l'imminente attacco di Skynet e di impedire la fine del mondo. Mentre Malcom cerca di comprendere le complessità morali derivate dalla sua creazione, inizia ad essere braccato da uno spietato e letale robot assassino proveniente dal futuro che altererà per sempre il destino finale dei suoi tre figli.
 
Terminator Zero è una mini serie d'animazione che sembra voler omaggiare i capitoli della saga in vari modi cercando di puntare sui temi più rilevanti e apportando alcune modifiche interessanti e altre che ho trovato piuttosto macchinose e fuorvianti come la parte infinita legata ai dialoghi tra Malcom e Kokoro. C'è la scena dell'inseguimento, la strage nell'edificio della polizia, questa strana valanga di robot trovati dal figlio di Malcom che con la Ai di Skynet sembrano ribellarsi all'uomo ma anche ai Terminator ingaggiando così un vero sterminio che soprattutto negli ultimi episodi riporta ad una guerra che sembra poter implodere da un momento all'altro. Il personaggio di Eiko sembra uscito da Dark Fate. La serie, infatti, racconta un'altra volta proprio ciò che accade durante il Giorno del giudizio, spostando però il focus su una zona geografica finora non trattata dalla saga: il Giappone. La natura "doppia" della trama, che mette in parallelo azione ed estese sessioni tecno-filosofiche, rende Terminator Zero una serie dal ritmo un po' ballerino e afflitta da qualche lungaggine di troppo, al punto che molto probabilmente le otto puntate da circa venticinque minuti ciascuna sarebbe potute essere condensate in un film di un paio d'ore.

venerdì 6 settembre 2024

Sugar-Season 1


Titolo: Sugar-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

John Sugar è un investigatore privato di stile e spessore, con una passione per il cinema classico americano che colora la sua percezione della città (nonché l'approccio narrativo della serie stessa). Immerso nelle torbide acque di Los Angeles, Sugar è alla ricerca di una ragazza scomparsa, Olivia Siegel. La sua indagine si svolge in un mondo intriso di segreti, quelli di Hollywood, caratterizzato da personaggi dubbi e da verità celate, dove nulla è mai come sembra.
 
Quando ho visto che dietro tutto c'era lo stampino di Fernando Meirelles mi sono meravigliato contando che ormai non sta più facendo molto. Sugar prende Colin Farrell, attore ormai che non ha bisogno di menzioni, è gli mette questa mini serie sulle spalle dicendogli qualcosa del tipo "fai un pò quello che vuoi e spamma come più ti piace il tuo personaggio" rendendolo a tutti gli effetti simpatico ma sempre modesto, indecifrabile e colto e allo stesso tempo misterioso come se un fardello enorme gravasse sulla sua politica del lavoro. Infatti sta ancora cercando qualcosa al di là di Olivia e lei è soltanto quel tassello che lo porterà ad una indagine che come succedeva per UNDER THE SILVER LAKE e altri del suo calibro a far venire giù tutta quella rete di complotti e misteri dello star system dove ogni pezzo grosso può fare ciò che vuole con il corpo di chi vuole.
Sugar ha alcuni ottimi spunti, una elegante messa in scena, dialoghi mai sobri e pungenti, personaggi ben caratterizzati e un finale che lascia sperare ad un sequel ma allo stesso tempo cambia completamente registro narrativo diventando qualcos'altro di totalmente inaspettato.

venerdì 2 agosto 2024

Death Powder


Titolo: Death Powder
Regia: Shigeru Izumiya
Anno: 1986
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

In una Tokyo del prossimo futuro, Guernica è un androide dalle fattezze femminili in grado di produrre una polvere mortale. Kiyoshi, uno dei tre ricercatori che hanno sviluppato il robot all'interno del progetto guidato dal dottor Loo, inala accidentalmente la polvere e comincia ad avere delle allucinazioni lisergiche. Vede scene del passato di Guernica e intuisce che Harima, un altro ricercatore, è innamorato di lei. Compaiono anche un gruppo di uomini sfigurati a causa del deterioramento incontrollato della loro pelle. Il corpo dello stesso Kiyoshi comincia a mutare, trasformandosi in un ammasso gelatinoso.
 
Film post punk, cinema weird sperimentale con tutte quelle sperimentazioni orientali di cui al tempo i giapponesi erano tra i grandi detentori. Shinya Tsukamoto, Sogo Ishii, Shozin Fukui e molti altri ancora. Death Power è un mediometraggio davvero connotato, caratterizzato e condensato da trovate estetiche interessanti quanto di indubbio gusto nell'eviscerare disperazione, dilaniare corpi, portare a rese dei conti in capannoni abbandonati. Il tutto con una narrazione complessa quanto frammentaria che non vuole mai davvero narrare cosa sta succedendo quanto invece con il solo e unico intento di mostrare e cercare di scioccare lo spettatore con mutazioni e suggestioni gore

Beverly Hills Cop 4


Titolo: Beverly Hills Cop 4
Regia: Mark Molloy
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il detective Axel Foley si ritrova trascinato negli opulenti dintorni di Beverly Hills per indagare sulla prematura scomparsa di un suo confidente di lunga data.
 
Continuano le operazioni nostalgiche legate ad alcune saghe interessanti firmate da autori pretigiosi come capitava per Tony Scott o John Landis. Gli ingredienti di queste ricette sono l'andare a ripescare quasi tutto il cast, mischiarlo con giovani promesse (Joseph Gordon-Levitt che sembrava sparito dai radar) e alcuni villain direi mai così scontati. Sembra tutto imbolsito e in parte con quella vena legata al poliziesco e all'action che non riesce mai ad ingranare regalando un'opera lunga e pasticciata connotata da tutti i luoghi comuni possibili. Ad esempio abbiamo la figlia di Axel che fa l'avvocatessa e che ha un senso di giustizia tale e quale al padre ma che allo stesso tempo non sopporta perchè si sente abbandonata da quest'ultimo. La storia d'amore tra la figlia e Bobby è stata tranciata di netto perchè Jane non sopportando il padre non può stare con un poliziotto. Taggart che non sembra rendersi conto di spalleggiare un ispettore malavitoso e Billy che sembra continuare a combattere la corruzione non avendo più l'età. Il finale della sparatoria, come la scena dell'elicottero e altre che non starò ad elencare sono il leitmotiv che decreta i limiti di questa inutile operazione commerciale.

martedì 23 luglio 2024

Asedio


Titolo: Asedio
Regia: Miguel Ángel Vivas
Anno: 2023
Paese: Spagna
Giudizio: 4/5

Durante uno sfratto in un quartiere problematico di Madrid, la poliziotta Dani si imbatte in denaro nascosto, in un piano di corruzione poliziesco, e in un crimine che la costringerà a fuggire per salvarsi la vita in un territorio ostile.
 
Asedio è un film coinvolgente e con un ritmo incredibile. Film a tratti sul sociale, parla di diseguaglianze, di polizia corrotta, di tranelli e magheggi vari, tutto in poco tempo e all'interno di una palazzina dove dentro tra dissidenti e stranieri senza documenti sembra esserci un mercato allucinante il tutto condito da buchi nelle pareti e passaggi che nascondono una galleria importante di collegamenti. E' un film dove alla povera Dani capiterà di tutto cercando di scappare dai colleghi ma dall'altra cercando rifugio proprio dalla gente che è stata chiamata a sfollare.
Vivas gira con tanta mdp a mano, rifuggendo solo a volte in qualche sensazionalismo esagerato ma in fondo facendo un altro esempio di cinema di denuncia come accadeva poco in Spagna su questo genere e di cui Asedio è sicuramente importante per dire la sua.

giovedì 9 maggio 2024

Blind War


Titolo: Blind War
Regia: Suiqiang Huo
Anno: 2022
Paese: Cina
Giudizio: 2/5

Il film racconta la storia dell'ex capitano della SWAT Dong Gu, ferito permanentemente durante una missione fallita di cui si era assunto la responsabilità. Dopo essere gradualmente uscito dalla nebbia, il suo vecchio nemico riapparve e minacciò sua figlia.

Blind War è un mega film d'azione cinese abbastanza scontato e banale che punta tutto su due elementi, far diventare il protagonista cieco e farlo combattere a fianco della sua acerrima nemica.
A parte questo è un film che cerca di infilare tutti gli stereotipi di genere per cercare di creare più coinvolgimento possibile ma di fatto non riesce nell'intento. I personaggi sono tagliati con l'accetta. Il protagonista è il classico buon poliziotto che ha creato da solo le basi per la sua tragedia agendo di testa propria. I nemici sono esageratamente fuori dagli schemi e cercare di dare enfasi alla storia facendo finire la figlia di Dong in un giro di escort e prostituzione anzichè descriverlo come un vero e proprio calvario diventa una macchietta per fare solo del sensazionalismo.

venerdì 26 aprile 2024

Reacher-Season 1


Titolo: Reacher-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Jack Reacher, ex recluta dell'esercito americano, si è ormai ritirato dalla polizia militare. Tuttavia, il suo viaggio attraverso il Paese lo porta ad essere coinvolto in alcune indagini pericolose, fino a venire accusato di omicidio.
 
Un vichingo con il cervello e l'acume di Sherlock Holmes. Eh sì perchè Alan Ritchson a differenza di Tom Cruise funziona molto meglio e ha la ghigna e le braccia grosse al punto giusto per sfondare a suon di mazzate i bifolchi e i corrotti che trova durante il suo cammino. Parte bene come sempre, ricorda non di poco BANSHEE per come venga almeno inizialmente tratteggiato il protagonista e il suo passato oscuro. Scopriamo praticamente subito che è un buono e che riesce a vedere oltre l'apparenza di un paesino corrotto come sempre fino al midollo dove cominciano ad avvenire degli omicidi molto anomali. Un'operazione studiata a tavolino che sembra ricordare quei vecchi telefilm anni '80 dove il mistero e l'indagine non sono mai così complessi ma nemmeno particolarmente banali e scontati e dove i personaggi riescono ad avere sempre una caratterizzazione decente.
Dove ancora una volta non ci sono mezzi termini, i cattivi fanno il loro e i buoni pure, senza manicheismi o sensazionalismi vari ma un omone che lavora fuori dalle noiose maglie burocratiche della legge, uno che quando prende a cuore una causa (qui gli hanno ammazzato il fratello) diventa uno schiacciasassi che tira sotto tutto finché non arriva alla verità lasciandosi dietro una scia di cadaveri.

mercoledì 27 marzo 2024

True Detective-Season 4


Titolo: True Detective-Season 4
Regia: Issa Lopez
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 4
Episodi: 6
Giudizio: 4/5

Due investigatrici, Liz Danvers ed Evangeline Navarro si ritrovano assieme, dopo anni che non hanno lavorato a causa di divergenze per un vecchio caso di omicidio irrisolto, a indagare sulla misteriosa sparizione di otto uomini in una base di ricerca lì in Alaska. Le indagini metteranno in luce misteri sepolti sotto la neve, ma anche un macabro legame con il caso di omicidio irrisolto che ha fatto allontanare le due partner.

Diciamo che a dieci anni dalla prima stagione, la show runner Issa Lopez scelta da Pizzolato fa un lavoro egregio, riportando ai fasti la serie, trasportandola in mezzo ai ghiacci e alle nevi e scegliendo tutte donne protagoniste. L'inizio faceva pensare a qualcosa di carpenteriano o addirittura mi ha fatto venire in mente Hive di Curran per l'idea di far scongelare i corpi per poi studiarli (anche se in quel caso erano mummie con importanti accenni ai Grandi Antichi).
Funzona bene questa distorsione paesaggistica più buia e più fredda ambientata in Alaska, in grado di farti perdere in mezzo a bufere, il primo giorno di dicembre che inaugura un lungo periodo di tenebra perenne, dove il tempo diventa il principale antagonista e dove vivere e tessere rapporti sociali non è assolutamente facile. Soprattutto quando poi aldilà degli aspetti soprannaturali c'è una vera e propria lotta che vede responsabile un'azienda corrotta e la popolazione e la comunità degli Inupiat. Il caso di Anne poi, l'attivista che lottava assieme alla comunità locale per la chiusura di una miniera inquinante, ritrovata sei anni prima pugnalata a morte e quello degli scienziati. La bellezza è che tutti gli elementi siano legati, Night Country è minata da ossessioni e incubi legati al passato delle due protagoniste e in più avviene una spietata lotta contro la misantropia maschile. Una coppia che funziona molto bene fisicamente come opposti ma anche per come caratterizzata da una cinica e sboccata e altrettanto riluttante compagna, entrambe le coppie riunite per indagare, dopo una separazione astiosa, su un caso irrisolto che si presenta con nuove morti violente.


venerdì 8 marzo 2024

Silent Night (2023)


Titolo: Silent Night (2023)
Regia: John Woo
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Vigilia di Natale. Durante uno scontro a fuoco per le strade della città tra due gang di narcotrafficanti, un proiettile colpisce un bambino, uccidendolo. Il padre, Brian, insegue i narcos per le strade e viene ferito alla gola, perdendo la voce. Dopo la convalescenza in ospedale la sua unica ragione di vita sarà vendicarsi e sterminare la gang che ha causato il massacro.
 
A me è sembrato di vedere una brutta copia del CORVO in chiave polizziottesca.
John Woo è sempre stato un autore talentuoso e la sua filmografia ne è una riprova nonostante gli anni passino per tutti e ciò che Hollywood offre spesso non è proprio ciò che si vuole. Detto questo forse perchè sono partito con delle aspettative molto alte per cui non sono riuscito ad amare particolarmente questo film pur vedendolo due volte e soffermandomi come sempre sulla capacità dell'autore di girare alcune scene d'azione, soprattutto di sparatorie e inseguimenti, mettendo un attore mascellare e un plot narrativo veramente molto striminzito. Un revenge movie dove in questo senso la perdita della voce di Brian rende il film privo di dialoghi e quasi muto, un dispositivo che consente a Woo di asciugare al massimo il suo cinema, di concentrarsi sull'essenziale ma allo stesso tempo perdendo pathos e caratterizzando in maniera debole il suo protagonista.

sabato 17 febbraio 2024

Fargo-Season 5


Titolo: Fargo-Season 5
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 5
Episodi: 10
Giudizio: 5/5

I nuovi episodi sono ambientati in Minnesota e North Dakota, nel 2019. Dopo che una serie inaspettata di eventi ha messo Dorothy “Dot” Lyon nei guai con le autorità, questa casalinga del Midwest, apparentemente tipica, si ritrova improvvisamente catapultata in una vita che pensava di essersi lasciata alle spalle.Lo sceriffo del North Dakota, Roy Tillman, è alla ricerca di Dot da molto tempo. Allevatore, predicatore e costituzionalista, Roy crede di rappresentare la legge e quindi di esserne al di sopra. Al suo fianco c’è il suo fedele ma inetto figlio, Gator. Che cerca disperatamente di dimostrare il suo valore al padre. Peccato che sia senza speranza. Così, quando si tratta di dare la caccia a Dot, Roy arruola Ole Munch, un oscuro vagabondo di origine misteriosa.Con i suoi segreti più profondi che iniziano a svelarsi, Dot tenta di proteggere la sua famiglia dal suo passato. Ma il suo affettuoso e ben intenzionato marito Wayne continua a correre da sua madre, Lorraine Lyon, per chiedere aiuto. CEO della più grande agenzia di recupero crediti del paese, la “Regina del debito” non è stata particolarmente impressionata dalla scelta del figlio di scegliere moglie e non perde occasione per esprimere la sua disapprovazione. Tuttavia, quando l’insolito comportamento di Dot attira l’attenzione del vice della polizia del Minnesota, Indira Olmstead, e del vice del North Dakota, Witt Farr, Lorraine nomina il suo consulente interno e consigliere principale, Danish Graves, per aiutare sua nuora. Dopotutto, la famiglia è la famiglia. Ma Dot ha un talento inquietante per la sopravvivenza. E con le spalle al muro, sta per dimostrare perché non si dovrebbe mai provocare una madre Lyon.

Fargo è una delle serie tv più belle di sempre. Ammetto di non aver visto la quarta stagione che a detta di molti è indubbiamente la peggiore scimmiottando su alcuni stereotipi mafiosi e portando Gomorra in America. In quest'ultima vengono ripresi alcuni punti forti della serie ovvero il tema del grottesco come risposta disperata ad alcune scelte scriteriate, dove si alternano crudeltà e ingenuità senza parlare mai di un totale predominio ma lasciando sempre quel dubbio su come verranno disegnati e caratterizzati alcuni personaggi. Come sempre emerge una critica sociale su tutto ciò che concerne la moralità dubbia della società e di alcuni personaggi e fin dove possa spingersi la legge. Ci sono tanti bei personaggi, c'è il revenge movie, la final girl, torture, rapimenti, omicidi, esoterismo, rituali, perdono e sacrificio. Nel finale c'è una di quelle sparatorie che non si vedevano da tempo con uno scontro che si rifà molto ad alcuni fatti accaduti alla Casa Bianca per quella che concerne la dipartita di Trump in questo caso tra bifolchi cowboy conservatori e una fetta di quella democrazia e l'Fbi in un vero e proprio bagno di sangue.
Alla fine ciò che conta è rimanere umani come nella scena finale con Munch. «Con questa stagione volevo davvero affrontare il tema del debito», ha detto il tuttofare. «Qualcosa come i due terzi degli americani hanno un debito non trascurabile, ma nessuno ne parla mai perché si prova vergogna, c’è molta moralità in questo. C’è anche qualcosa di molto “coeniano” nell’idea che se hai un prestito studentesco e ci vogliono 20 anni per ripagarlo, se lo ripaghi, sei una brava persona. E se non lo ripaghi, sei una persona cattiva, ma non lo saprai per 20 anni. Quindi, per quei 20 anni, sei sia una brava che una cattiva persona. C’è una dualità che trovo davvero interessante».