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lunedì 18 luglio 2016

A Blast

Titolo: A Blast
Regia: Syllas Tzoumerkas
Anno: 2014
Paese: Grecia
Giudizio: 3/5

Maria è madre di tre bambini, avuti da un marinaio di cui è sinceramente innamorata, sorella di una donna con problemi mentali sposata ad un simpatizzante dell'estrema destra, figlia di un'anziana paraplegica e di un padre con poco polso. I problemi finanziari della famiglia, proprietaria di un'attività commerciale e di pochi immobili, vanno di pari passo con il suo crollo psicologico. Ancora meglio, potrebbero esserne la causa.

Dalla crisi greca in avanti il cinema non ha potuto per fortuna non esprimersi su un tumore così grande e diffuso che si è espanso per tutto il paese legato alla crisi prima morale poi europea.
I registi e il cinema (neo)realista greco hanno prodotto svariati film tutti in un qualche modo riconducibili con lo scopo di registrare la temperatura del paese, chi a 360°, chi invece concentrandosi su un nucleo familiare.
Tzoumerkas si cimenta anche lui portando un ritratto di una famiglia medio borghese ormai caduta in disgrazia. Il dramma è ovviamente quello della recessione, dello strozzamento fiscale, della peste nera economica che ha mietuto vittime di ogni genere e che andrà ad intaccare l’impresa di famiglia. Dunque puntando il dito verso i mali del paese il film si concentra su Maria spostando su di lei e mettendole sulle spalle una croce enorme, una metafora della "questione" greca, raccontando la storia attraverso lei di una crisi familiare in cui pubblico e privato si confondono in un malessere esistenziale che diventa tragedia e in cui per la protagonista la fame di sesso, che è quasi ribellione e voglia di sentirsi viva, diventa uno degli unici elementi in cui rifugiarsi nel privato come nel pubblico come la scena nell'internet caffè, in cui Maria guarda video porno circondata dallo sguardo esterafatto della congrega maschile.
Significativa di un individualismo sfrenato, che alla luce di quanto sembra dirci il regista, rimane l'unica forma di difesa nei confronti dell'orrore del tempo presente.
A livello tecnico il film è molto interessante, la struttura narrativa procede in maniera sincopata, e con inversioni temporali tra passato e presente che destabilizzano il pubblico.