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sabato 16 novembre 2013

Errors of the Human Body

Titolo: Errors of the Human Body
Regia: Eron Sheean
Anno: 2012
Paese: Germania
Giudizio: 3/5

Il genetista Geoff Burton si prodiga alacremente per trovare una cura per la rara malattia genetica che anni prima ha ucciso il figlio ancora in fasce. Nonostante le brillanti deduzioni, le sue ossessioni e i suoi metodi di lavoro poco convenzionali minano la carriera di Geoff quando scopre che un suo ex studente potrebbe aver trovato la soluzione che da tempo lui ricercava e che un altro ricercatore potrebbe rubare.

La bellezza del cinema contemporaneo è proprio quello, in un epoca sempre più di crisi, di scommettere e di poter cercare con tutta la difficoltà del caso di portare a termine un progetto sulla carta molto ambizioso.
I film sperimentali si sà che non hanno successo al botteghino, spesso perchè non hanno un pubblico che sopporti una scelta e dei mezzi rigorosi per concepirne il film. Definire l'opera prima di Sheean come un thriller psicologico sulla ricerca della redenzione di un uomo dal proprio inquietante passato, ambientato nel misterioso mondo dell'ingegneria genetica, a mio parere è davvero troppo riduttivo poichè non attraversa quella galleria composta da location asettiche, uno stile minimale, un cast perfetto, musiche che sfiorano l'orecchio, alcuni flash-back di una crudeltà rara e un montaggio straordinario e prediligendo tematiche come le digressioni bioetiche e cospirazioni annesse.
Certo come tutte le opere prime soffre di alcuni momenti davvero estenuanti ma che servono per creare quell'angoscia che Burton vive continuamente.
Sul cast bisogna sottolineare l'ottimo lavoro svolto. Alcuni personaggi sono davvero inquietanti ed Eklund dopo il bellissimo THE DIVIDE di cui Sheean è sceneggitore, è diventato un volto indimenticabile. Un film certo con alcuni errori soliti di un'opera prima, su tutti una narrazione molto lenta che ne smorza il ritmo ma che serve allo stesso modo a scandire la dilatazione spazio-tempo con cui Sheean concepisce la sua prima opera, ma che pone già degli ottimi intenti su quello che il regista saprà e vorrà fare. Ridà lustro al genere in Germania e aumenta il nutrito numero di pellicole di genere super-interessati che arrivano dall'Europa.
La parte dell'esperimento sul figlio e gli effetti che si vengono a creare valgono già da soli per quei pochi minuti la visione del film.