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domenica 24 dicembre 2017

Catacomba


Titolo: Catacomba
Regia: Lorenzo Lepori, Roberto Albanesi
Anno: 2016
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Catacomba unirà 4 episodi diretti da Lorenzo Lepori e un episodio cornice diretto da Roberto Albanesi. Un povero malcapitato, interpretato da Simone Chiesa, comincerà a sfogliare il fumetto mentre intorno a lui si prepara un bagno di sangue e di follia.

Baionetta Movie Production di Lorenzo Lepori, in collaborazione con la New Old Story Film di Roberto Albanesi e Simone Chiesa, omaggia il filone fumettistico erotico/horror degli anni settanta/ottanta con la nuova antologia “Catacomba” che si presenterà in se come il primo film che si ispira e cita esplicitamente quella che è stata una specialità tutta italiana nell'exploitation: il fumetto per adulti le cui connotazioni estetiche non hanno eguali all'estero. Importante quindi la collaborazione estetica dell'omonimo Lorenzo Lepori come disegnatore.
Anche qui una bella perla del trash horror italiano.
Con un budget mai così povero e Low nel senso ampio del termine, devo dire che nonostante tutto non funzioni dal punto di vista tecnico, amatorialità portata al parossismo, il film ha un suo perchè.
Certo non lo difendo a spada tratta ma ho trovato più congeniale un film come questo che non, sempre per rimanere nel underground horror italico, una merda come In the market (che aveva di certo molti più soldi e l'elenco dei film che potrei elencare e molto vasto).
Un omnibus sado-orrorifico contraddistinto da 4 storie legate con una cornice dove sicuramente alcuni spunti e alcune scene possono sembrare quasi inaspettate nel loro taglio splatter e gore (le due streghe che si cibano delle budella del malcapitato all'inizio e l'orgia con il Gran Maestro) mentre altre sono puro divertissement comico e trash a tutti gli effetti (la chiacchierata in toscano dove il tipo si sfoga sugli amici della moglie che lo cornifica).
La storia peggiore è quella finale di Paganini banalmente perchè è l'unica che prova a prendersi sul serio a differenza delle altre facendo il passo falso.
Pur esibendo senza paura e vergogna i propri limiti soprattutto tecnici (recitazione improvvisata, fotografia sovraesposta, vento in camera, audio che va e viene), uno stile a volte grezzo (movimenti irregolari che non riescono sempre a seguire i movimenti dei personaggi, zoom bruschi) e tante, tante ingenuità, alla fine Catacomba fa ridere parecchio, fa schifo in alcuni momenti, ma di sicuro vince la sfida su tanti film horror italiani usciti negli ultimi anni (anche con firme alla regia e budget molto più alti).