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giovedì 24 ottobre 2019

Bliss

Titolo: Bliss
Regia: Joe Begos
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Dezzy una brillante pittrice attraversa la peggior crisi creativa della sua vita così fa di tutto per completare il suo capolavoro tuffandosi in una spirale di droghe, sesso e violenza nel sottobosco di Los Angeles.

Qui c'è una parte di factory dell'indie horror americano che è ora venga scoperto e sdoganato, dal momento che parliamo di Begos (sei giovane, troppo giovane hai solo due anni in più di Dolan) che aveva diretto Almost Human che con tutti i difetti del caso a me sinceramente era piaciuto dandogli stima totale per quanto concerne l'arrampicarsi sugli specchi pur di portare a casa il film. Con ordine poi abbiamo Jeremy Gardner che recita nel ruolo del compagno di Dezzy che aveva recitato in Like me (film da vedere a tutti i costi), in Spring e diretto Battery, un horror che non ha bisogno di presentazioni.
Bliss è la bile nera che ti esce dal corpo quando hai toccato il fondo pippandoti tanta di quella roba nera (non meglio precisata) che le allucinazioni potrebbero essere il male minore.
Bliss cresce in continuazione, si fa sempre più male in una lotta masochista per poi arrivare all'apoteosi di sangue che non ti aspetti. Un grand guignol di efferatezze, di schifo e marciume continuo, di uno stile ancora più rozzo rispetto ai film precedenti girato in 16 mm, con una grana sporca, luci rosse e scure che coprono quasi i volti dei personaggi, un'anima punk, anarchica, un sapore vintage, di nuovo muoversi tra i generi senza troppa difficoltà e con molta disinvoltura.
Bliss è caos, è disordine mentale e fisico dall'inizio alla fine, un film che ti rimane dentro, perchè da un lato potrebbe essere un tabù di qualcosa con cui si ha paura di entrare in contatto, dall'altro una forma di dipendenza nell'appurare che a parte succhiare il sangue quando ne abbiamo bisogno, una parte di noi è anche questo o potrebbe arrivare ad esserlo.
Un film spinto, un'opera di nuovo portata a casa con pochi soldi, ma con tante idee, alcune trovae davvero niente male, un ritmo che non accenna mai a fermarsi, una strizzata d'occhio a Devil's Candy e Driller killer per gli spunti sulla storia.
Alla fine per Dezzy diventa una sorta di bagno di sangue, un grido di dolore e piacere che sembra uscire dalla bocca della protagonista di Excision. Sembra un Only Lovers Left Alive drogato e sotto acido che incontra Streghe di Salem dopo aver mandato al creatore con la cocaina nera tutti i componenti della band di Mark Renton. Bliss è devastato dal suo essere in botta dall'inizio alla fine del film, un'unica grande allucinazione sospesa tra profusione di sangue, squartamenti, scene surreali, vomito, sesso in tutte le maniere possibili.
Dezzy è ancora lì...che cerca di smaltire la botta.