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lunedì 16 agosto 2021

Black Widow


Titolo: Black Widow
Regia: Cate Shortland
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

La piccola Natasha è cresciuta per alcuni anni in Ohio con la madre Melina, il padre Aleksei e la sorella Yelena. Quella famiglia è solo una copertura, ma è anche l'unica che lei e Yelena hanno avuto, perché per il resto del tempo sono state addestrate e manipolate nella "stanza rossa", un programma segreto russo per creare superagenti assassini. Quando anni dopo Yelena le fa avere un antidoto a quel programma, Natasha si trova tagliata fuori dagli Avengers ed è anzi ricercata, in seguito alla Guerra Civile tra Capitan America e Iron Man. Inizia così una missione che riporta a casa la Vedova Nera, facendole ritrovare la madre adottiva Melina e il Red Guardian Aleksei, che sostiene di essere stato la controparte russa di Capitan America
 
Credo che assieme ai film sugli Avengers-Infinity WarsAvengers-Endgame il secondo Captain America-The Winter SoldierCaptain America-Civil War e Guardiani della Galassia, Black Widow sia la cosa migliore uscita dagli studi Marvel escludendo ovviamente tutto ciò che concerne l'animazione.
Era davvero un'impresa ardua rendere così bene uno degli Avengers meno amati, Natasha (soprattutto perchè come per Occhio di Falco non ha poteri o armature speciali), le sue origini, il contesto familiare, la fuga e tutto un primo atto davvero potente ed emozionante.
Natasha come sempre è in fuga, si sposta da un paese all'altro scappando ancora da chi la vede colpevole per quegli Avengers definiti disobbedienti. Allo stesso tempo conosciamo sua sorella, un personaggio cazzuto e caratterizzato alla stragrande, con un ottima prova attoriale e un cambiamento repentino in termini di emotività e sentimenti.
E poi ci sono quei genitori disfunzionali che hanno seguito il regime e ciò che gli veniva chiesto, arrivando alla fine a dover scegliere da che parte stare combattendo un male che si eleva ad un astronave sopra tutto e tutti con all'interno una sorta di zar russo che controlla e seleziona la Stanza Rossa una delle scelte e delle metafore politiche e sociali indubbiamente più belle e complesse del film dove in alcune scene anche abbastanza strazianti veniamo a sapere di queste bambine spaventate e seviziate e rese sterili, immagini e falsificazioni da mockumentary per creare delle bambine killer in grado di controllare il paese