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sabato 14 febbraio 2015

Broken

Titolo: Broken
Regia: Rufus Norris
Anno: 2012
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

L’undicenne inglese Skunk Cunningham è una ragazzina come tante, con un papà un po' distratto, che le vuole bene, un fratello maggiore, Broken, che è il suo idolo, una mamma che è andata via di casa. E un professore che le fa adorare la scuola e la incoraggia a seguire le sue aspirazioni nonostante viva in un ambiente in cui regnano la brutalità e il degrado. In quella grigia periferia della provincia inglese spadroneggia, infatti, la famiglia Oswald, padre tossico con cinque figlie violente e aggressive, che semina la paura minacciando e derubando chiunque gli capiti a tiro.

Broken è un film drammatico con venature sul sociale, molto ben girato, che trova il suo maggior punto di forza nelle interpretazioni del suo nutrito cast di volti famosi, includendo poi, il valore dei giovani attori che riescono ad imporsi in modo brillante.
Un film corale in cui gli adulti cercano di dare un senso alle proprie vite, di proteggere le persone care a qualsiasi costo, anche commettendo fatali errori che poi pagheranno a caro prezzo.
Dall’altro le nuove generazioni, costrette a vivere in ambienti sociali dominati dalla legge del più forte, in cui spesso a pagare, sono i più deboli e i sensibili.
Dal punto di vista della scrittura, il film è preciso nelle far convergere tutte e tre le storie, rimandando da un estremo all’altro della gioia e del dolore.

Un film che probabilmente senza avere Roth, Murphy e Kinnear, non avrebbe avuto lo stesso spessore emotivo, e ancora una volta forse il limite più grosso del film è proprio quello di essere troppo prevedibile. Eppure è così perfetto nella sua geometria di aspetti che non cambieresti nemmeno un tassello e a volte proprio le imperfezioni a cui spesso lo spettatore non è abituato, creano i maggiori punti di forza di alcuni indie come questo.