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martedì 28 luglio 2015

Paura 3D

Titolo: Paura 3d
Regia: Manetti Bros
Anno: 2012
Paese: Italia
Giudizio: 2/5

Tre giovani amici della periferia romana, dove tutto scorre come da copione, si ritrovano tra le mani le chiavi di una bella villa in campagna appartenente allo strano e facoltoso Marchese Lanzi, fuori per il fine settimana per un raduno d'auto d'epoca. I tre non resistono alla tentazione di passare due giorni indisturbati nel lusso, ma qualcosa nella cantina comprometterà inaspettatamente i loro goliardici progetti.

Una caduta di stile e di intenti catastrofica per i Manetti Bros.
Dopo aver amato ZORA LA VAMPIRA, aver apprezzato PIANO 17 ed essermi vergognato con L'ARRIVO DI WANG, mi ha profondamente deluso vedere trattato in modo così banale e scontato il tema della tortura e con alcuni protagonisti particolarmente antipatici e investendo ancora una volta su una storia che definire canonica è poca cosa.
Credo si possa definire tramontata l'era dei Manetti Bros.
Il villain della situazione, un Peppe Servillo stereotipato al massimo, e non caratterizzato a dovere nonostante il talento, una struttura banale e scontatissima, un uso della violenza in parte gratuito e assolutamente non necessario che nel bagno di sangue finale risulta ingenuo e ridondante.
Alcune scelte davvero di poco gusto come l'occupazione della casa del Marchese (addirittura si portano le chitarre per i videogiochi) e alcuni momenti che non riescono a mantenere alta la suspance come ci si aspettava.
La critica lo ha risparmiato per il semplice fatto che in Italia il cinema di genere è morto, quindi nell'imbarazzo generale e nei film davvero inguardabili che vengono portati alla luce, Paura 3d può forse sembrare uno spiraglio ma non è affatto così.

Se Paura 3d (ma poi perchè in 3d...pensateci bene) è il primo horror della coppia di registi e mai la macchina del terrore fa paura o crea quella tensione necessaria, allora possiamo fin da subito, a meno di non essere ciechi, notare le innumerevoli incongruenze e limiti del film.