Titolo: Faculty
Regia: Robert Rodriguez
Anno: 1998
Paese: Usa
Giudizio: 5/5
Come molte altre
scuole americane la Herrington High ha visto tempi migliori. Ora ha muri
fatiscenti, libri di testo superati, apparecchiature obsolete e non ci sono
fondi per migliorare la situazione. Gli studenti, come è normale, sono in
conflitto con i genitori e hanno poca voglia di studiare. Ma un bel - o brutto?
- giorno si trovano a dover affrontare una sfida al di là della loro
immaginazione: i loro insegnanti sono degli extraterrestri...
Controcorrente, anticonvenzionale? Beh se al timone
mettiamo un mezzo genio dei film di genere allora il risultato è assicurato.
Parliamo ovviamente di Robert Rodriguez e questa
parentesi sulla fantascienza è tra le sue prime opere.
Che cosa rende così grande il fulcro della vicenda del
film? La droga.
Il fatto che dei giovani si possano salvare(e possano
salvare il mondo dall’invasione aliena) grazie ad una droga è assolutamente
anarchico e perciò fantastico.
Ribalta completamente gli schemi ferrei su cui bombarda
di messaggi moralistici e retorici i mass media americani e non solo.
Un film con un ritmo scandito perfettamente, ottimi colpi
di scena, sottotrame e microcosmo della realtà sociale presente nei college
americani con tutti gli stereotipi del caso.
Senza forse farlo apposta Rodriguez ha avuto anche una
certa fortuna con un casting in cui i giovani sono perfetti nella
caratterizzazione che propongono.
Pochissime pecche anzi forse quasi nessuna.
Un tripudio anche qui di citazioni (INVASIONE DEGLI
ULTRACORPI,LA COSA,CLASSE 1999,ALIEN,TERMINATOR 2,TERRORE DELLA SESTA
LUNA,E.T,MAN IN BLACK) contando quando lo sci-fi abbia sempre appassionato il
regista e la sua maniera iconoclasta e
splatter cinefila e cinica di concepire il cinema.
Gli effetti molto
speciali di Kurtzman, Nicotero e Berger, emuli di Tom Savini, ricalcano ancora
di più il tono per certi versi anche comico che fa parte dell’impianto
narrativo e un divertimento che travolgerà lo spettatore per tutta la visione
del film.