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giovedì 23 marzo 2017

Great Wall

Titolo: Great Wall
Regia: Zhang Yimou
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

William e Tovar sono due mercenari europei, in Cina con una missione: recuperare un po' della fantomatica "polvere nera", antenata della polvere da sparo, e portarla in Occidente. I due sopravvivono all'assalto di una creatura sconosciuta di colore verde, di cui conservano un arto reciso. Catturati dalle truppe d'élite dell'esercito cinese, finiscono per combattere al loro fianco contro i mostri verdi, denominati Taotie, che ogni 60 anni minacciano il mondo degli uomini. La Grande Muraglia è stata eretta proprio per cercare di fermarli, con ogni mezzo.

The Great Wall ha diverse analogie con la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino del 2008. Anche in quel contesto le coreografie non si contavano e le scenografie da sole erano di rara e intensa bellezza. In quel caso però tutto aveva qualcosa di magico e di vero, di intenso e significativo, reale quasi tangibile.
Great Wall è uno dei peggiori blockbuster mai girati. Ormai alcuni grandi registi accettano marchette tali da non riconoscerli più per il disinteresse verso la settima arte.
Great Wall è il primo film cinese con un protagonista americano, girato in lingua inglese ma da un regista cinese, con un budget a dir poco stratosferico, che va oltre i 135 milioni di dollari.
Al di là dei pareri e della critica e dei media che hanno iniziato a parlare di questo film mesi e mesi fa, il problema più grosso è proprio la storia banalotta e piena si stereotipi che non è certamente scritta da un orientale con dei mostri, gli antagonisti del film, davvero senz'anima e privi di qualsiasi caratterizzazione che possa renderli una vera minaccia o qualcosa che anche solo per un attimo dovrebbe incutere paura come al tempo potevano esserlo i mongoli.

La scena più bella rimane quella d'azione in cui alcune donne acrobatiche si lanciano modi bunjee jumping per uccidere i mostri dalla muraglia sacrificandosi così per l'amore della patria come tutti i comunisti di allora ritenevano onore.