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venerdì 19 dicembre 2014

Smashed

Titolo: Smashed
Regia: James Ponsoldt
Anno: 2012
Paese: Usa
Festival: TFF 30°
Giudizio: 3/5

Kate Hannah sta per toccare il fondo. Un giorno, prima di entrare a scuola a tenere una lezione, tira giù uno shot di whiskey, e vomita a scuola davanti a tutti. Un alunno le chiede se è incinta, e lei, per nascondere la sbornia, mente rispondendogli di sì: una truffa che potrebbe costarle la carriera, ma allo stesso tempo salvarle la vita. La soluzione l’ha avuta tra le mani, e non è riuscita a dire la verità

I film sull'alcolismo non sono numerosissimi e di questi pochi riescono ad essere minimali, reali, indie, risoluti e toccanti come la seconda opera del regista.
In Smashed sembra sempre che da un momento all'altro tutto debba esplodere, d'altro canto è una dipendenza quella di cui si parla, e la capacità della sua protagonista di cercare di dare un senso alla propria vita, cercando di farsi aiutare e allo stesso tempo non trovando una facile soluzione.
Kate infatti decide di smettere con l’alcol abbastanza presto nel film, e tutto quel che viene dopo sono le conseguenze della sua decisione di entrare in terapia.
Dal rapporto di coppia, alla vita professionale e il rapporto con i parenti e con i pazienti delle sedute, Ponsoldt ci affianca mostrandoci il lento e complesso meccanismo che sembra da un lato intrappolare Kate nelle sue crisi nei suoi momenti di toccante disperazione, mentre dall'alto è sinonimo di una maturità, di guardare in faccia il problema e affrontarlo.
La scelta infine di cercare di trovare ironia con delle belle scene di coppia e alcuni dialoghi soprendenti, fanno sì che il film non venga intrappolato sul calvario della dipendenza, ma invece diventa a tutti gli effetti una riflessione sul rapporto di coppia, sull'auto-aiuto e sulla fedeltà.