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martedì 22 marzo 2011

Returner

Titolo: Returner
Regia: Takashi Yamazaki
Anno: 2002
Paese: Giappone
Giudizio: 2/5

Anno 2084. Dopo un’invasione aliena che minaccia di distruggere la razza umana, una giovane ragazza di nome Milly viaggia a ritroso nel tempo e arriva nel 2002. Qui ingaggia Miyamoto, killer di professione, per aiutarla a impedire lo scoppio della guerra.

Takashi Yamazaki è un regista che deve avere veramente poche idee, è quelle poche sono mischiate male come un quadro picassiano fatto interamente di plagi. Returner è un film dichiaratamente tamarro che si rifà ad una lunga serie di film d’azione e d’avventura americani. Qui si potrebbero veramente fare un elenco di film a cui il regista si è ispirato come LEON (rapporto lui-killer,lei-povera ragazza indifesa. In più c’è anche una vecchia che informa Miyamoto sul lavoro, una specie di Tony), TERMINATOR 1e 2 (lei che viene dal futuro per distruggere la minaccia delle macchine/alieni, poi la battaglia nel futuro, gli alieni che riescono ad intrufolarsi nell’ultimo accampamento umano), addirittura quel film a mio parere penoso e strappalacrime che è E.T. (la scena fatta con le pezze degli alieni e dell’astronave e veramente squallida), per poi finire con MATRIX (quante volte si vede la scena dei proiettili…)
Nel finale della storia Returner è un film che oltre ad esibire inutili effetti speciali non convince. Partendo dal presupposto che qualcuno potrebbe pensare all’uso satirico e parodico dei film americani da parte di Yamazaki, il concetto non vale dal momento che il film cerca di prendersi sul serio. La storia per quanto ridicola riesce addirittura a perdersi in sottotrame lacunose e certo non aiuta vedere un Takashi Kaneshiro spaesato che ammucca come un pesce lesso tirandosela come un vero duro.