Titolo: Priest
Regia: Scott Stewart
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Giudizio: 2/5
Ambientato in un mondo distrutto da guerre centenarie tra gli uomini e i vampiri, Priest, il leggendario prete guerriero dell'ultima Guerra dei Vampiri, che ora vive nell'oscurità assieme ad altri esseri umani in una città murata controllata dalla Chiesa. Ma quando sua nipote di 18 anni viene rapita da un branco omicida di vampiri nella desolata steppa che si estende fuori dalla città, Priest rompe i suoi sacri voti e parte per trovare la ragazza e cercare vendetta nei confronti dei responsabili, in particolare verso il loro brutale leader .Priest è affiancato nella sua crociata dal fidanzato della nipote, Hicks, lo sceriffo dell'avamposto locale, e una Sacerdotessa, un membro della sua ex legione di assassini di vampiri che possiede ultraterrene abilità di combattimento.
Stewart ama il fantasy/horror è LEGION, il suo primo film, ne è l’esempio catartico.
Stewart ama anche Bellany, un attore in gamba fatta eccezione per questo film e appunto LEGION.
Se il primo film era confuso e mischiava angeli e una sorta di non-morti(confezionando una buona scena che forse è solo la prima nella tavola calda in cui compare la vecchia), qui il regista si affida ad una storia moscia e carica di luoghi comuni ma che poteva sicuramente essere sviluppata meglio senza una banalità di fondo e una convenzionalità delle regole così ovvia.
PRIEST è uno dei tanti film che non apportano nulla di nuovo confermando la difficoltà sul genere a spingersi in avanti, peculiarità che invece è l’avanguardia nella produzione indipendente americana e negli ultimi anni sono sempre di più gli ottimi esempi che confermano questo talento nel saper anche raccontare.
L’utilizzo di questi film sotto certi versi è da ricondurre sempre più ad una visione di divertissement di cinema fatto di mostri,effetti speciali,sentimenti,morale,dialoghi apocalittici e scontri e incontri.
Sotto il punto di vista recitativo gli attori cercano di servire una causa che sanno benissimo dove gli porterà e cercano di fare quello che possono, forse Urban è quello che riesce a dare il meglio dal momento che il suo personaggio può permettersi esagerazioni.
Il profilo tecnico è buono, la fotografia come le scelte di macchina, alcune buone inquadrature, un montaggio non essessivamente frenetico. L’aspetto purtoppo che si trascura è sempre quello dei vampiri che sembrano creature deformi rubate a CONSTANTINE(con cui il film a più di una similitudine)attraverso ad esempio il viaggio dell’eroe e un protagonista combattuto tra fede e istinto che naturalmente prevarrà.
PRIEST si unisce a quel filone di film di intrattenimento che mischia così tanti elementi, fumetti,film,mitologie,generi diversi per arrivare al fine di creare qualcosa che lascia interdetti.
Pensare poi che questa cazzata è stata per ovvi motivi di mercato proiettato in 3d fa davvero girare i coglioni e allora dico guardatevelo in streaming oppure scaricatelo che è meglio.