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lunedì 11 aprile 2011

Football Factory

Titolo: Football Factory
Regia: Nick Love
Anno: 2004
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

In “The Football Factory” vediamo in particolare gli scontri continui e gratuiti (tra l’altro quasi tutti fuori e addirittura lontano dai campi di calcio) che avvengono nel week end tra i sostenitori del Chelsea F.C. – gli “Headhunters” – e quelli del Millwall – i “Bushwackers”. Droga, alcool, maschilismo e pseudo-machismo all’ennesima potenza, noia, mancanza di ideali e prospettive sono il micidiale mix che alimenta questi scontri vissuti dai protagonisti di tutte le età con trepida attesa e godimento assoluto.

Prodotto addirittura dalla Rockstar games quella di Gta e soci, The Football Factory ha tutte le carte in regola per essere quel genere di film contaminato da tutti i vizi, le violenze, le riflessioni e la totale assenza di calcio come capita nel film uscito un anno più tardi HOOLIGANS.
I due hanno davvero parecchio in comune anche se questo possiamo definirlo più sboccato e meno feroce nella platealitàdelle scene di violenza.
Danny Dier con quella sua insolita faccia da culo riesce a dare una buona caratterizzazione al personaggio supportato da un buon cast che regge bene la sfida di dare un'inquadratura maggiore agli scalmanati tifosi inglesi.
Il paradosso è proprio nella scelta di Love, ripeto, di non parlare praticamente quasi mai di calcio ma invece mostrare tutto l'universo adiacente con sesso,droghe(troppa e quasi solo cocaina),incontri con genitori di indubbie tipe(un po Trainspotting) e alcune deviazioni a tratti metafisiche(l'incubo di Tommy per ben tre volte), ed un finale che sembra scopiazzato da AMERICAN HISTORY X.
L'unica perplessità, ma trattando alcuni temi andrebbe chiarita e strutturata in maniera più approfondita, sembra quasi il taglio relativo al compiacimento della violenza che sembra essere più che mai giustificata(per fortuna solo dal regista e non dal giudice) infatti nella noia i protagonisti non possono fare a meno che pestarsi continuamente con qualcuno.
Una commedia con ritmo e delle buone musiche ma forse ci si aspettava qualcosa di diverso.
Il divertimento comunque è assicurato per gli amanti del genere.