Regia: Dean DeBlois
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Il secondo capitolo dell'epica trilogia di DRAGON TRAINER ritorna con il fantastico mondo del vichingo Hiccup e il suo leale drago Sdentato. L'inseparabile duo dovrà proteggere la pace e dovranno salvare il futuro degli uomini e dei draghi dal potentissimo Drago
In fondo l'animazione, in particolare quella occidentale, deve appassionare e per farlo spesso spinge alcune regole verso la più totale carica d'azione e il conseguente impatto emotivo.
Per farlo spesso può avvalersi di non doversi misurare verso delle storie particolarmente appassionanti e che debbano essere sempre coerenti.
Dragon Trainer 2 della immancabile Dreamworks, che lotta da anni ormai con la rivale Disney/Pixar, sembra negli ultimi anni soffermarsi sempre più sull'importanza della storia e delle leggende da cui attingere per dipingere i suoi scenari.
Sembra che proprio negli ultimi anni entrambe si combattano a colpi di storie, rivisitazioni e bisogno di attingere dalle mitologie più disparate.
Se la Disney con FROZEN rimodella la regina delle nevi di Andersen, in questo film il regista facendo una parabola dei suoi film cult da piccolo, dice di essersi in particolare ispirato a STAR WARS.
Ed infatti il secondo capitolo della saga voluta da DeBlois da un lato, sembra ripercorrere il primo dandogli quella epicità che mancava, mentre dall'altro si perde forse dietro troppi draghi che forse altro non sono, che metafore di navi spaziali e in fondo di droni che andrebbero controllati.
In realtà la storia è molto molto simile come altri suoi parenti alla lontana di AVATAR e in cui si colgono davvero numerose tematiche che potevano essere meglio sceneggiate senza la fretta e la forza di accellerare tutto il comparto rendendo il film, soprattutto nel finale, di una noia che francamente non ci si aspettava.
