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mercoledì 30 dicembre 2015

Nasty Baby

Titolo: Nasty Baby
Regia: Sebastian Silva
Anno: 2015
Paese: Usa
Festival: TFF 33°
Giudizio: 3/5

Freddy è un artista newyorkese ossessionato dal suo lavoro, una video istallazione sui neonati, e dall'idea di avere presto un figlio. Legato a Mo, hanno deciso insieme di avere un bambino da Polly, la loro migliore amica, che ha messo il suo utero a disposizione. Ma le inseminazioni artificiali non riescono, e spetterà a Mo, prima riluttante, 'ingravidare' Polly che finalmente rimane incinta. Nel mentre Bishop, un loro vicino di casa con problemi di mente e di indigenza, importuna Polly sul marciapiede e non smette di provocarli. L'intervento di una poliziotta sembra riportare la calma nel quartiere ma una sera improvvisamente Bishop incrocia Freddy in un market e le cose degenerano.

Nasty Baby è il primo film che ho visto di Silva.
Se da un lato mi ha subito lasciato di stucco, solamente dopo sono riuscito a rivalutarlo e rendermi conto, nonostante una messa in scena discutibile, di tutta una serie di elementi che vengono esaminati e tracciati.
Una commedia nerissima che sembra partire molto gay-friendly per poi diventare tutt'altra cosa, giocando e sfidando continuamente la psiche dello spettatore da un atto all'altro.
Proprio dall'altro il film sembra voler promuovere un insolito slogan moderno e non affatto banale.
I gay sanno difendersi? Oppure attenzione al gay che provochi? I gay sono sempre timidi e moderati o sono anche in grado di essere pericolosi?
Sfatando alcuni stereotipi di genere il film punta ad un interessante e per certi versi originale spaccato di realtà, mentre dall'altra parte si dilunga troppo in alcuni meccanismi che sembrano appesantire e allungare la narrazione.
Un film a metà tra alcuni aspetti ed equilibri nonchè intenti originali e scoppiettanti e altri elementi macchinosi, ridondanti e noiosi in un film in linea di massima sconnesso con un climax finale esagerato e quasi assurdo.
Ho anche apprezzato molto la critica, se questa ha voluto fare, agli artisti contemporanei, all'arte contemporanea e alle gallerie e coloro che le gestiscono.