Titolo: Suicide Squad
Regia: David Ayer
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
E se domani Superman decidesse di
rapire il Presidente degli Stati Uniti? Spaventati dal non saper
rispondere a questa domanda i più alti ufficiali del governo
americano accettano il folle piano di un agente dell'intelligence:
costituire una squadra di metaumani, cioè umani con poteri, da
tenere sotto il loro giogo e utilizzare per l'ordine interno ed
estero. I prescelti sono necessariamente criminali, pericolosissimi
ma anche manipolabili, soggetti a cui poter promettere qualcosa e da
poter ricattare senza remore. L'evento di prova è l'inatteso (ma non
immotivato) arrivo di un'antica e inarrestabile divinità sulla
Terra. Con poco allenamento, nessun piano, vaghe promesse in caso di
vittoria e una capsula esplosiva in corpo che li convince a non
disertare, la squadra che si autodefinisce suicida è così mandata
sul campo.
Suicide Squad è uno di quei film che
non avendo ne capo ne coda finiscono per essere dei puri prodotti
commerciali che non dicono e non dimostrano niente di fatto.
Caratterizzazioni lasciate da qualche
parte nello scantinato, azione a gogò ma in alcuni casi ridicola dal
momento che i nemici dei super criminali all'interno della città
assumono una forma amorfa che non vuol dire niente.
Suicide Squad non riesce mai ad essere
figo come dovrebbe.
La trama di affidarsi ad alcuni super
criminali per sconfiggere un altra super criminale, sembra l'idea che
Carpenter aveva messo giù con il suo eroe Jena Plissken. Qui il
ritmo è così accellerato e ci sono così tanti personaggi che alla
fine nessuno lascia l'impronta, in particolar modo il Joker di Leto
che sembra un hipster troppo colorato.
Un peccato perchè con un'occasione e
un budget simili le idee e le risorse avrebbero potuto essere tante e
diverse giocando su un mix di generi e sfruttando la creatività e un
buon plot, tutti elementi assenti in questo pasticciato film.