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lunedì 22 settembre 2014

Albero del male

Titolo: Albero del Male
Regia: William Friedkin
Anno: 1990
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Un'affascinante donna si fa assumere come babysitter da coppie benestanti, dando false referenze e falso nome, e subito si dimostra molto abile nel lavoro e dolcissima coi bambini. La donna professa l'antico culto dei Druidi verso un grande albero abitato da potenti spiriti del male, e perciò, al momento opportuno, uccide le piccole creature affidatele, e ne offre il sangue alla sacra pianta come nutrimento.

Purtroppo anche i migliori possono sbagliare e ancora una volta la produzione, e vari altri problemi, possono incidere su un risultato che poteva dare molto di più, soprattutto se il suo regista è un visionario che sa il fatto suo.
Dimenticando ogni aspetto legato ai culti pagani, elemento da cui il film preleva solo un'estratto di idea, purtroppo quello che manca nel film è la sottile linea tra finzione e realtà, che manco a farlo apposta, esagera proprio in quello che doveva essere il climax e uno degi effetti speciali determinanti del film (l'albero che uccide le vittime).
C'è stata una lunga e sofferta gestazione durante il film, da cui non ha caso il regista ha deciso di staccarsi, senza quasi voler essere nemmeno accreditato.
The Nanny di Dan Greenburg, qui sceneggiato in modo più vegetale e prossimo a uno stile di narrazione che fondesse mito e California anni '90, altro non fa che esaminare gli orrori arcaici nascosti nella società contemporanea e riplasmarli.
Il problema è che non a caso Alan Smithe, che è subentrato alla regia, si sia trovato di fronte ad un esito già previsto e una macchinazione ormai compiuta.