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lunedì 13 maggio 2024

Vibroboy


Titolo: Vibroboy
Regia: Jan Kounen
Anno: 1994
Paese: Francia
Giudizio: 3/5

Francesca ruba una statua azteca nelle profondità del Messico. Tornata in Francia, lascia temporaneamente l'ingombrante oggetto alla sua amica Brigitte. Ma è sposata con un bruto patentato, Léon, che rompe la statua, provocando in lui la reincarnazione di Vibroboy, un supereroe nevrotico accoppiato con un maniaco sessuale tecno-primitivo.

Il regista di DOBERMAN gira questo mediometraggio abbastanza folle e peculiare giocando con le statue azteche e i suoi significati trovandovi all'interno niente poco di meno che un fallo gigante.
Lo stile è il solito ambizioso e molto curato soprattutto per quanto concerne la fotografia rugginosa e la scenografia in questa sorta di degradata baraccopoli tutta composta di macchine distrutte come diventerà questa sorta di Vibroboy, una creatura mostruosa composta da pezzi di metallo che lancerà questo oggetto in aria facendolo auto gestirsi e finendo per punire le sue vittime. Tre personaggi, uno stile frenetico e video clipparo dove Francesca, il trans, sembra l'oggetto predestinato, la vittima sacrificale, su cui si riversa la vendetta e la rabbia di Vibroboy per la statua rubata da lei stessa in Messico.