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domenica 20 novembre 2022

Three thousand years of longing


Titolo: Three thousand years of longing
Regia: George Miller
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Alithea Binn è un'accademica che vive da sola e ha dedicato gran parte della sua vita agli studi di storia e mitologia. Mentre si trova a Istanbul per una conferenza, compra un'ampolla in un negozio di oggetti antichi. E, quando si trova nel bagno dell'hotel dove alloggia, esce improvvisamente un djinn ("genio"), chiuso lì dentro da oltre 2500 anni che le dice: "non abbiate paura di me, ma trattatemi con rispetto". Ma, soprattutto, le offre la possibilità di esaudire tre desideri in cambio della sua libertà. La donna inizialmente è scettica ma poi si fa gradualmente conquistare dalle sue fantastiche storie del passato.

"La mia storia è vera anche se raccontata come una favola"
Sicuramente aldilà dei siparietti tra Saba e Salomone, Gulten Mustafa Hurrem Solimano II, il Magnifico, Murad IV Ibrahim e Kosem e infine Zefir che descrivono con una messa in scena sontuosa, magica e sopraffina alcuni racconti e fatti storici che sembrano uscire dalle Mille e una notte, l'ultimo film di George Miller è sicuramente un'opera straordinaria e originale sotto tutti i punti di vista. Ma come dicevo una delle parti più belle e post contemporanee dell'opera è il monologo della dottoressa Binnie, Tilda Swinton la dea, durante un congresso a Instanbul dove narra di come le figure magiche a cui l’umanità ha affidato lungo i millenni la spiegazione mitologica della dimensione soprannaturale e irrazionale dell’universo, non sono oggi scomparse, ma reincarnate nelle storie fantastiche di supereroi e simili come ci capita di vedere soprattutto nell'universo Marvel. Questa e altre riflessioni portano Binnie ad avere una sorta di percezione che altri non hanno vedendo creature mitologiche attorno a lei e djinn in grado di cambiarle la vita.
Miller ha dimostrato e continua a farlo di essere un innovatore nei topoi di genere configurando la sua politica d'autore con le inclinazioni e tecniche cinematografiche d'avanguardia, modellando il fantasy restituendogli una sua componente non solo ludica ma complessa riuscendo ad alternare e mescolare il cinema del passato con quello del futuro in un movimento continuo popolato da visioni, allucinazioni, magie, trasformando le storie del passato come se fosse un cantastorie venuto dal multi universo.