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domenica 20 marzo 2011

Rabid Dogs

Titolo: Rabid Dogs
Regia: Mario Bava
Anno: 1974
Paese: Italia
Giudizio: 5/5

Quattro uomini rapinano un portavalori e lo uccidono. Nella fuga uccidono altre persone e perdono un compagno. Rimangono così in tre, 32, Bisturi e il Dottore. Il primo è un gorilla senza troppo cervello che impazzisce appena vede un paio di tette. Bisturi sembra apparentemente tranquillo se non fosse per la voglia di affettare tutto con il suo coltello. L’ultimo, il dottore, dovrebbe essere la mente del gruppo.
I criminali prendono in ostaggio una donna e dopo un uomo che sta recando il suo piccolo in una clinica privata per curarlo. Almeno così sembra…

Il mio film preferito di Bava.
Un film devastante. Devastante è la tensione che ti accompagna dal primo minuto all’ultimo, nervosissimo e disturbante e il viaggio in cui ci condurranno i tre criminali che hanno la stoffa di essere dei veri e disperati cattivi.
Non ci sono sorprese superflue per i “buoni”. Viene bloccato ogni tentativo di far vincere il bene usando un buon meccanismo di semina e raccolta che spiazza molti tentativi di certezza per lo spettatore.
Fantastico il tentativo di Maria, l’ostaggio, di scappare verso un casolare in mezzo alla campagna. La ragazza riesce a raggiungere il luogo con 32 e Bisturi alle spalle ma…
In ultima analisi la recitazione azzeccatissima d’ogni attore, bravissimi i criminali ad esprimere disagio, frustrazione e rabbia.
Bava fa un lavoro eccellente sulle personalità di tutte le persone candidate a fare questo lungo viaggio verso la morte.
Ritmi veloci e primissimi piani hanno l’effetto di avvicinarti alla rabbia e pazzia che mostrano i protagonisti dal primo all’ultimo minuto.
Bellissimo, anche se non troppo originale, il colpo di scena finale.