Titolo: Burbs
Regia: Joe Dante
Anno: 1989
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Ray Peterson si reca a trascorrere un
periodo di vacanze in solitudine nell'abitazione che possiede alla
periferia della città. Il giovane ambisce alla pace e alla
tranquillità, ma ben presto si accorge di strani eventi che
avvengono nella casa dei vicini.
Instant cult. Burbs che purtroppo non
sapevo esistesse si è rivelata quella black comedy con tantissimi
rimandi, spunti spiazzanti, aria grottesca, atmosfera a tratti
surreale, ipnotico, con delle musiche di Jerry Goldsmith fantastiche
e accattivanti.
Un piccolo gioellino sulla curiosità,
sullo spiare i vicini e non avere nessuno scrupolo a frugare
nell'immondizia o ad entrare in casa loro senza permesso. Un vicinato
che come definisce Corey Feldman in una battuta quando la ragazza le
chiede di andare al cinema lui con sedia birre e patatine si piazza
fuori dalla porta di casa rispondendo che non c'è niente di meglio
che assistere alla vita vera in diretta di quello che potrebbe
capitare nel proprio circondariato.
Il ritmo e l'azione, la detective story
con cui Dante fa avanzare la pellicola, nel suo prendersi poco sul
serio è grandiosa, dimostrando ancora una volta uno dei talenti più
incompresi di Hollywood, un autore e regista, nonchè sceneggiatore,
decisamente straordinario e precursore di tante tematiche care
all'America. In questo caso la premura di esibire un orticello
perfetto affinchè gli altri lo vedano, sembrare gentili per poi
dietro le finestre della propria abitazione dire la peggio.
Tutto è deciso ad aumentare nel film
con tragedia finale e happy ending regalando dei buoni colpi di
scena, intrattenimento e azione a gogò, idee e spunti originali e
politicamente scorretti e una certa dose di horror presente più
nell'atmosfera che nelle scene in sè.
Un film magnificamente interpretato
tutto in una deliziosa strada con cinque case con giardino a fare da
protagoniste dove prendono forma fissazioni e paure per i nuovi e
diversi vicini che solo perchè rimangono appartati, sembrano segnati
da una sorta di maledizione che manco a farla apposta verrà scandita
come gli incubi deliranti di un giovane Tom Hanks protagonista.