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sabato 15 dicembre 2018

Clovehitch killer


Titolo: Clovehitch killer
Regia: Duncan Skiles
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Tyler Burnside è un boy-scout, fa volontariato nella chiesa locale e si comporta come il devoto figlio di un uomo rispettabile. Solo una cosa turba la tranquilla cittadina in cui vive: gli omicidi irrisolti di dieci donne brutalmente torturate e uccise da uno psicopatico, avvenuti una decina di anni prima. Quando scopre alcune disturbanti immagini che il padre conserva in gran segreto, Tyler inizia a sospettare che l'uomo di cui si fida di più al mondo potrebbe essere il serial killer, pronto a colpire ancora.

La sfida non è facile. Parlare di serial killer è trovare una narrazione originale, lenta, ma travolgente, è una di quelle sfide che rimangono aperte.
Sul piano tecnico ormai nel 2018 sono bravi quasi tutti a realizzare un buon film, ma le storie, le sceneggiature, sempre di più rappresentano l'ostacolo principale.
E qui Christopher Ford si supera scrivendo un dramma che fin da subito mostra come c'è qualcosa che davvero non ci aspettiamo, infatti la storia è tutt'altro che convenzionale e il rapporto tra vittima/carnefice, figlio/padre, nonchè il rapporto del primo con l'amica/compagna, rimangono in assoluto i passaggi che il film sviluppa meglio soprattutto a livello di psicologia.
Una buona caratterizzazione che non toglie mai forza e atmosfera alla suspance, che seppur minimale, esaspera soprattutto verso la fine del secondo atto, per un climax finale comunque funzionale e che riesce a chiudere nella maniera migliore senza fronzoli una buona storia, drammatica all'inverosimile.
Il secondo atto in assoluto è quello che tiene lo spettatore incollato allo schermo per monitorare questo strano legame, che poi aumenta la sua drammaticità proprio perchè mette a confronto un figlio che scopre i crimini del padre e quando quest'ultimo sembra capire e collaborare con il figlio come a buttarsi indietro il passato, è proprio l'amica che ricorda al protagonista che i killer seriali non perdono mai la loro voglia o il loro bisogno di uccidere.