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lunedì 29 ottobre 2012

Piranachonda



Titolo: Piranachonda
Regia: Jim Wynorski
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il film vedrà una troupe cinematografica presa di mira da una gigantesca creatura creata mescolando il DNA di un piranha e un anaconda. Il motivo dell'attacco del mostro? Uno scienziato ha deciso di sottrarre le uova alla creatura.

(Weird)monster movie?
Era da un po’ di tempo che non capivo la necessità di Corman di produrre alcuni film di sci-fi abbastanza riprovevoli ma con una fantasia scellerata.
In mezzo tra DINOCROC,SUPERGATOR,DINOCROC VS SUPEGATOR,KOMODO VS KOBRA,SHARKTOPUS,CAMEL SPIDERS e DINOSHARK, arriva questo film peraltro forse uno di quelli fatti meglio a livello di c.g e bizzarrie.
Cosa dire se non che Corman alla sua veneranda età ha sempre bisogno di qualche b-movie che possa destarlo dalla sua poltrona, chiamando il suo fedele segugio a dirigere l’ennesimo film su saghe di mostri innominabili.
Tra il trash più totale e l’apparente seriosità di alcuni di questi film, Wynorski dirige un prodotto in cui gli eccessi e le smisuratezze fanno da paiolo con una delle più tristi sceneggiature mai viste.
Altalenando tette e culi in bella mostra, una cascata che sembra attirare tutti i turisti a farsi ammazzare, un mostro(appunto il Piranachonda ) che nella sua gigantografia appare quasi sempre dal nulla come se fosse capace di nascondersi sotto terra. Oltre questi elementi, Michael Madsen che recita nel modo più scazzato del mondo, e un mostro che attua il suo modus operandi nella stessa identica maniera ogni dieci minuti non è che si possa dire molto.
Bella la location, carina qualche scena d’azione anche se di sangue se ne vede poco e le strane musiche funky assolutamente eccessive cambiano drasticamente la suspance del film che non si può riassumere come tale dal momento che questi prodotti sembrano fare da rivali alla casata Asylum.
A differenza di quest’ultima però il film ha una dimensione quanto meno diversa rispetto ai film dell’Asylum. Per quanto si giochi sempre sulle stesse bestie o mostri che vanno per la maggiore, oppure esperimenti di laboratorio, la fantasia sembra perdersi cercando di muovere tutto sul taglio e il diverso appiglio da dare ai mostri piuttosto che a qualcosa di apprezzabile anche a livello di storia.
Forse perché non interessa o forse perché i curiosi di questo genere vogliono solo vedere una smisurata varietà di scelta, i prodotti di Corman non sembrano fare eccezione in questo vasto catalogo di mercato.
La trama in questione ancora una volta riesce a essere così assolutamente assurda da meritare una menzione a riguardo.