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martedì 2 luglio 2019

Open Water


Titolo: Open Water
Regia: Chris Kentis
Anno: 2003
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Susan e Daniel stanno attraversando un periodo di stress e nervosismo a causa del lavoro che porta via loro troppo tempo e di una scarsa comunicazione. Per sopperire a queste lacune, i due decidono di partire per una vacanza da sogno ai Caraibi, luogo magico e adatto alla loro passione atavica preferita, la subacquea. Giunti in quello che alcuni definiscono il paradiso terrestre, Susan e Daniel si prenotano con una compagnia locale per l’immersione tanto agognata. Quando la barca parte per il mare aperto, i due non sospettano nemmeno il loro sfortunato destino. Quella che doveva essere una gita di riappacificazione tra pesciolini colorati e variegati si tramuta immediatamente in un incubo dal momento che il mezzo riparte per la terraferma senza accorgersi che la coppia non è rientrata. Quando riemergono in superficie si rendono conto della gravità della situazione, soli, dispersi in mezzo all’oceano e trascinati per di più dalla corrente. Non ci vorrà molto prima che la situazione peggiori, Susan e Daniel, difatti, prendono coscienza di ciò che accade sotto di loro: un branco di squali è pronto ad attaccare.

L'elemento di forza di Open Water non credo sia che è tratto da una storia vera (d'altronde la drammaticità della cronaca mondana ci porta a pensare che possano essere successe situazioni ben più terrificanti di questa) bensì l'atmosfera in cui Kentis relega letteralmente la coppia in questione.
L'abbandono fa paura più degli squali e la paura di non sapere cosa accadrà, dell'ossigeno che sta terminando, della mancanza di viveri per sopravvivere, sono elementi che a conti fatti creano il terrore quello vero e puro che in mezzo all'oceano diventa ancora più terribile.
L'intento fa da padrone a dispetto purtroppo di una regia tremolante, anch'essa figlia del Parkinson effect dei registi figli di Blair Witch Project e del mockumentary o found footage, con riprese così mosse che sembra davvero di essere lì soffrendo il mar di mare al posto dei due protagonisti