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venerdì 21 gennaio 2022

Ragazza di Stillwater


Titolo: Ragazza di Stillwater
Regia: Tom McCarthy
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Bill, un operatore di piattaforme petrolifere dell'Oklahoma, si reca a Marsiglia per dimostrare che sua figlia, con la quale non ha alcuna relazione e che è ora in prigione per un crimine che non ha commesso, è innocente.
 
A volte è bello sbagliarsi. Mi ero fatto delle idee di dove andasse a parare il film, ripercorrendo strade ormai scontate che conosciamo a memoria. E invece pur non essendo alla fine chissà cosa, l'ultima opera di McCarthy ormai rinato con un cinema decisamente più maturo, sigla un dramma dolorosissimo per come affronta la vicenda, per come caratterizza i personaggi.
Lavora sulle colpe, le responsabilità singole e genitoriali, l'amor proprio e ciò che si può arrivare a fare per difendere i propri figli pur sapendo la verità e pur sapendo di quali colpe si sono macchiati. Con un finale pesante ma quanto mai attuale a non cercare nulla di melenso e soprattutto con un happy ending, Bill e Allison finiscono per guardarsi negli occhi sapendo ognuno cosa nasconde e che cosa ha realmente fatto l'altro. Complici di un segreto destinato a distruggerli.
Un film che richiama tanti episodi di cronaca successi negli ultimi anni, anche in questo caso la scelta di ambientarlo a Marsiglia non è un caso soprattutto quando i protagonisti sono americani che scontano una colpevolezza in un paese straniero senza poter sfuggire alle leggi locali.
Matt Damon, invecchiato e imbolsito, si misura con un personaggio molto complesso capace di infastidire per questa sua mentalità a volte conservatrice e bigotta figlia di un certo pensiero conservatore del suo paese, ma dall'altro riesce come padre a dare tantissime sfaccettature in ogni sua frase, pensiero e azione che compie.