Titolo: Leon
Regia: Luc Besson
Anno: 1994
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
La vita del sicario di origine italiana
Léon viene irrimediabilmente sconvolta quando la giovane vicina di
casa di nome Mathilda, i cui genitori sono legati al traffico di
stupefacenti e alla corrotta polizia di New York, viene a suonare in
lacrime alla porta della sua umile stanza di motel.
La ragazza, scampata alla missione
punitiva guidata dall’agente Norman Stansfield, rientrando dopo
aver fatto compere, intravede attraverso la porta di casa il corpo
del fratello minore, da lei molto amato, e non avendo altro posto in
cui rifugiarsi, cerca asilo da Léon che, titubante decide di
aiutarla.
Leon dimostrava il talento di un Besson
ispiratissimo ai suoi fasti con pellicole d'azione tra le più
interessanti di quegli anni. Il film invecchia benissimo,
dimostrazione di un lavoro dove la tecnica e le maestranze hanno dato
vita ad un mezzo miracolo per una storia semplice e già vista ma
allo stesso tempo emotiva ed efficace con un ritmo incalzante e
alcune scene e dialoghi indimenticabili.
Con una galleria d'attori semplicemente
perfetta (Portman e Oldman su tutti) è un viaggio dell'eroe post
contemporaneo, un film di formazione attuale quanto drammatico, un
film che parla di fragilità, di personaggi e rapporti cinici,
divertenti quanto oltraggiosi (come si impone Mathilda nella vita di
Leon sconvolgendone la routine e stuzzicandolo per quanto concerne
una sessualità da sempre repressa) riuscendo nel difficile compito
di avere la consapevolezza di essere un racconto variopinto,
citazionista con omaggi a Leone a partire dal titolo, di regalare
sparatorie uniche e tecnicamente perfette e di riuscire con quei
primissimi piani, quel tono scanzonato, di inserire quei dictat
hollywoodiani di stampo italo-americano, la Little Italy, Danny
Aiello e il suo ristorante, un killer professionista arrivato dal
nulla e allevato come un figlio che viene assoldato dai mafiosi,
senza avere mai cadute di tono ma riuscendo ad essere sempre ispirato
e a tratti anche molto divertente.