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mercoledì 20 ottobre 2021

Shift


Titolo: Shift
Regia: Alessandro Tonda
Anno: 2020
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Bruxelles. In un liceo due studenti di origine araba sparano sui loro compagni al grido di Allah Akbar e uno dei due si fa esplodere, lanciando chiodi e viti da una cintura carica di detonanti. Adamo, immigrato italiano in Belgio, e Isabelle, madre belga di un ragazzo per metà tunisino, guidano una delle ambulanze che arriva sul luogo della tragedia e caricano uno dei ragazzi feriti. Ma il ragazzo, Eden rinominato Hicham dalla jihad, è il complice dell'attentatore, e ha addosso un'altra cintura esplosiva. Da quel momento Adam e Isabelle attraverseranno la città senza sapere se usciranno vivi dalla loro ambulanza
 
Shift per il cinema italiano è un progetto ambizioso e coraggioso. Gli attentati nelle scuole ad opera di giovani estremisti e fanatici religiosi non sono materia nuova per il cinema ma per il nostro paese, anche se ambientato a Bruxelles, direi proprio di sì. Fin dall'inizio il cinema di Tonda (giovane regista e speriamo promessa) si fa notare per uno stile e un ritmo decisamente incalzante, si vede la sua gavetta per le più importanti serie tv italiane di genere, e praticamente fatta eccezione per l'indagine della polizia e i parenti del giovane terrorista, tutto è ambientato in un'ambulanza con due infermieri e il ragazzo che minaccia di farsi esplodere. Il film ha dalla sua un primo atto davvero sviluppato quasi alla perfezione con la scena dentro la scuola suggestiva quanto macabra dove vediamo ragazzi fatti a pezzi e uccisi con armi da fuoco.
Thriller, poliziesco, azione, temi sociali come quelli legati alla famiglia di Eden che non sa affatto cosa abbia deciso di abbracciare il figlio e come sia stato ribattezzato per diventare una nuova cellula. Infine la corsa contro il tempo e le diseguaglianze sociali fra l'immigrazione araba nel nord Europa e la mancanza di integrazione di una comunità confinata nei quartieri disagiati e afflitta dalla disoccupazione. Senza nessun eccesso di spettacolarizzare niente e nulla, il film rimane molto umile dimostrando una voglia di esplorare i generi e affrontare un certo cinema seminale che in Italia fatta eccezione per qualche raro esempio, praticamente non esiste.