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domenica 29 settembre 2019

Uomo sul treno

Titolo: Uomo sul treno
Regia: Jaume Collet-Serra
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Michael MacCauley è un pendolare che da circa vent'anni, tutti giorni feriali, si reca a New York, finché non perde il lavoro presso una importante compagnia di assicurazioni. Prima era un agente di polizia e ha ancora amici nel dipartimento, tanto che confessa la sua disgrazia all'ex partner e aspetta invece di tornare a casa per dirlo alla moglie. Sul treno del ritorno incontra però una donna misteriosa che gli offre centomila dollari in cambio della sua collaborazione: vuole che trovi una persona di cui sa solo che non si tratta di un passeggero abituale. Lui non sa se prenderla sul serio o meno finché non scopre che i soldi ci sono davvero, ma a quel punto è troppo tardi per tirarsene fuori e si ritrova costretto a stare al gioco, anche perché nel mentre l'organizzazione della donna si mostra capace di uccidere e sostiene di avere in pugno la famiglia di Michael.

Serra è un mestierante al soldo delle major. Un tecnico con poche velleità sprecato a girare insulsi film d'azione che vedono quasi sempre come protagonista Liam Neeson.
Fatta eccezione per Run all Night tutta la sua filmografia è un altalena tra film per famiglie, horror discutibili e action di stampo vagamente reazionario.
L'uomo sul treno è forse uno dei peggiori film di Neeson diventato una sorta di idolo per pellicole di questo tipo dove alterna film di vendetta in cui è lui da solo contro tutti.
Ambientato all'interno di un treno per tutta la sua durata, forse l'unico elemento interessante, il film non risparmia una confusione che fin da subito rende lo stesso incidente scatenante di un'idiozia rara e dunque uno svolgimento che non prevede colpi di scena se non alcuni in maniera improvvisa e spesso senza soluzione di continuità.
Scritto molto male e diretto forse peggio, il film non ne azzecca una diventando a tratti noioso e insopportabile proprio nella sua continua ricerca di trovare un villain tra tante comparse in uno scenario che sembra un b-movie e una versione trash di un racconto di Agatha Christie. La solita disperata corsa contro il tempo che non accenna a tirare fuori qualche elemento decente che non sia già visto e stravisto, con un Neeson solito ombroso e roccioso che a tratti non sembra nemmeno crederci.