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giovedì 17 marzo 2011

Man from nowhere-Ajeossi

Titolo: Man from nowhere-Ajeossi
Regia: Lee Jeong-beom
Anno: 2010
Paese: Corea del Sud
Giudizio: 3/5

Cha Tae-sik gestisce un banco dei pegni in uno squallido condominio di Seoul.
L’uomo evita qualsiasi contatto con i vicini con l’eccezione di So-mi, una bambina che lo raggiunge spesso nel suo appartamento per sfuggire alla sua disastrata condizione familiare.
Sua madre Hyo-jeong, una ballerina con problemi di droga, si impossessa di un campione di eroina appartenente al boss Oh, il quale manda i fratelli Man-suk e Jong-suk a rapire Hyo-jeong e sua figlia.
Quando Tae-sik si accorge della scomparsa di So-mi, inizia una caccia serrata ai suoi rapitori.
Leon in salsa coreana?Sì o almeno lo spunto sembra proprio essere quello. Ero interessato a vedere l'action-drama più visto in Corea di tutto il 2010. Vincitore del Korean Film Awards Korea Film Awards il film punta molto sul protagonista Won Bin molto amato in patria.
In sè il soggetto e alquanto retorico e super-usato dall'industria cinematografica. I punti di forza sono sicuramente lo stile patinato molto rigoroso e a livello di fotografia impeccabile e le scene di violenza davvero efferate che ridanno un po di enfasi al film dopo gli stacchi noiosi che non sepre riescono a dare tono alla pellicola.
Se i personaggi rispecchiano alcuni archetipi Lee Jeong-beom cerca di esaltarne i toni trattando la banda dei fratelli attiva nel traffico degli organi che recluta bambini abbandonati che utilizza per smerciare droga e carte di credito, preparare dosi di eroina e, una volta cresciuti a sufficienza, rivenderne gli organi al mercato nero e così via.
Toccherà al nostro eroe solitario che si scopre essere un ex agente dei servizi di sicurezza.
Un ibrido interessante non originale ma a tinte forti per gli amanti del genere.