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domenica 20 marzo 2011

Apri gli occhi

Titolo: Apri gli occhi
Regia: Alejandro Amenàbar
Anno: 1997
Paese: Spagna
Giudizio: 4/5

Cesàr è un giovane di successo che cambia continuamente amanti: una sera, a una festa, conosce e si innamora follemente di Sofia, ma il destino ha in serbo per lui un tragico scherzo: tornando a casa si imbatte infatti in una sua ex delusa, Nuria, che esce volontariamente di strada con la sua macchina, trovando la morte, e lasciando Cesàr sfigurato per sempre. In ospedale, il protagonista comincia però ad avere strane visioni e la sua vita cambia radicalmente quando Nuria torna a farsi viva, asserendo di essere Sofia.

Secondo film di Amenabar dopo il bellissimo TESIS da cui è stato poi fatto un remake americano. Il film è un thriller parzialmente interessante. Il tema della realtà contrapposta al sogno iniziale di Cèsar che diventa poi un incubo in cui non riesce a districarsi è più che soddisfacente. Il ritmo secondo me non è molto buono. Troppe volte vediamo la faccia di Cèsar pre/incidente e subito dopo quella da mostro post/incidente e la cosa più che diventare angosciosa diventa ridondante. Il soggetto non è poi neanche così originale, ma tiene comunque sempre abbastanza alta la tensione. L’azienda che assicura l’esistenza nell’aldilà, sconfina forse fin troppo con la poca credibilità con cui viene trattata. I personaggi sono ben caratterizzati e convincono. Lo stile con cui gira Amenabar rimane comunque il punto forte di questo film. Alcune scene in cui Cèsar gira con il volto sfigurato, sembrano assomigliare al film L’UOMO SENZA VOLTO.Il protagonista ha un’espressione passiva e convince poco. Bravo invece è l’amico interpretato dall’attore che fa il regista nel film La Mala Educacion.
Nel complesso un film interessante in cui però Amenabar ha voluto forse troppo esagerare creando così una storia troppo inverosimile.