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martedì 15 settembre 2020

Critters Attack


Titolo: Critters Attack
Regia: Bobby Miller
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

L’orfana Drea è stata nuovamente scartata dalla selezione per il college e così sbarca il lunario lavorando come commessa in un negozio di sushi. Un giorno le si presenta un’occasione: lavorare come babysitter per una professoressa che potrebbe aiutarla ad entrare nel prestigioso college. Mentre la ragazza sta badando allo smartphone-dipendente Jake e all’introversa Trissy, per cui suo fratello Philip si è invaghito, la cittadina viene presa d’assalto da una misteriosa razza di creaturine pelose e voraci venute dallo spazio. Il ritrovamento, da parte dei ragazzi, di un essere appartenente alla stessa specie ma di indole pacifica potrebbe essere la chiave per respingere l’invasione di Critters!

Sono passati vent'otto anni dal quarto capitolo di Critters. Gli unici ad essere contenti e appagati sono e rimarranno ovviamente i fan di questa saga in fondo interessante ma limitata con una buona idea alla base che ad oggi non ha ancora portato qualche scriteriato a fare un film di scontro di mostri tra loro e chessò i Gremlins (ad esempio e non sarebbe affatto male).
Poche varianti ma abbastanza funzionali. Il politically correct suggerisce di inserire come protagonista una ragazzina messicana orfana che lavora e sogna il college vedendo altre che come lei c'è l'hanno fatta con altri aiuti, nonostante Drea abbia dalla sua delle tette gigantesche.
I cacciatori delle fantastiche bestioline vengono sostituiti di default da una cacciatrice inaspettata che nasconde nella cantina apparecchiature militari di ultima generazione e possiede fucili più grossi di lei e per finire lei Bianca, la piccola creaturina a siglare forse l'elemento più bello ma non originale del film, un copia e incolla di Ghismo e Ciuffo Bianco diventando letale per i nemici quanto affettuosa con i suoi padroncini.
Per essere un b-movie straight-to-video e un'operazione nostalgica commerciale divertente, il film di Miller riesce ad avere buon ritmo, lascia passare alcuni personaggi odiosi tra i giovani protagonisti, crea di fatto diverse scene interessanti come la palla gigante piena di creature, la riproduzione, sfoggiando make up vecchia scuola senza fare troppo affidamento sulla c.g