Titolo: Critters Attack
Regia: Bobby Miller
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
L’orfana Drea è stata nuovamente
scartata dalla selezione per il college e così sbarca il lunario
lavorando come commessa in un negozio di sushi. Un giorno le si
presenta un’occasione: lavorare come babysitter per una
professoressa che potrebbe aiutarla ad entrare nel prestigioso
college. Mentre la ragazza sta badando allo smartphone-dipendente
Jake e all’introversa Trissy, per cui suo fratello Philip si è
invaghito, la cittadina viene presa d’assalto da una misteriosa
razza di creaturine pelose e voraci venute dallo spazio. Il
ritrovamento, da parte dei ragazzi, di un essere appartenente alla
stessa specie ma di indole pacifica potrebbe essere la chiave per
respingere l’invasione di Critters!
Sono passati vent'otto anni dal quarto
capitolo di Critters. Gli unici ad essere contenti e appagati sono e
rimarranno ovviamente i fan di questa saga in fondo interessante ma
limitata con una buona idea alla base che ad oggi non ha ancora
portato qualche scriteriato a fare un film di scontro di mostri tra
loro e chessò i Gremlins (ad esempio e non sarebbe affatto male).
Poche varianti ma abbastanza
funzionali. Il politically correct suggerisce di inserire come
protagonista una ragazzina messicana orfana che lavora e sogna il
college vedendo altre che come lei c'è l'hanno fatta con altri
aiuti, nonostante Drea abbia dalla sua delle tette gigantesche.
I cacciatori delle fantastiche
bestioline vengono sostituiti di default da una cacciatrice
inaspettata che nasconde nella cantina apparecchiature militari di
ultima generazione e possiede fucili più grossi di lei e per finire
lei Bianca, la piccola creaturina a siglare forse l'elemento più
bello ma non originale del film, un copia e incolla di Ghismo e
Ciuffo Bianco diventando letale per i nemici quanto affettuosa con i
suoi padroncini.
Per essere un b-movie straight-to-video
e un'operazione nostalgica commerciale divertente, il film di Miller
riesce ad avere buon ritmo, lascia passare alcuni personaggi odiosi
tra i giovani protagonisti, crea di fatto diverse scene interessanti
come la palla gigante piena di creature, la riproduzione, sfoggiando
make up vecchia scuola senza fare troppo affidamento sulla c.g