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martedì 29 settembre 2015

Plague

Titolo: Plague
Regia: Nick Kozakis, Kosta Ouzas
Anno: 2015
Paese: Australia
Giudizio: 2/5

Un piccolo gruppo di sopravvissuti cerca rifugio da un'infezione che si è diffusa come una piaga sul genere umano. Evie, con la sua compagnia di sopravvissuti, trova un rifugio nell'attesa del ritorno di suo marito John. A seguito di un attacco di infetti, Evie rifiuta di abbandonare il marito contro il volere del gruppo. I sopravvissuti si ribellano lasciando Evie ad un destino incerto. Con l'inatteso arrivo di Charlie ciò che pare essere l'occasione per un nuovo inizio si trasforma rapidamente in una minaccia tanto orribile quanto gli infetti che li inseguono.

Bisogna avere una bella faccia tosta o infinite dosi di coraggio per portare in scena vicende legate agli zombie senza avere un guizzo di originalità.
I quasi esordienti registi che si sono pagati tutto da soli sborsando trecento mila dollari, hanno portato a casa e in alcuni festival, un'idea che partendo dallo zombie come elemento destrutturante in un'ottica post-apocalittica e soprattutto di survival-movie, cerca a partire da questo elemento di fare un lavoro legato più alla riflessione sui rapporti di forza, le debolezze e le prepotenze in campo sociale piuttosto che un vero scontro vs zombie alla Romero.
Alcune scene splatter sono così esagerate che risultano un concentrato di involontaria ironia (la scena del vecchio a cui esplode la faccia dopo la fucilata o alcuni inseguimenti che sembrano improvvisati e in cui gli attori tutto fanno tranne che dare realisticità ai fatti)
Il limite più forte del film però è legato ad un plot poco originale, ad una regia asciutta e non particolarmente incisiva soprattutto nella direzione del cast.