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sabato 18 novembre 2017

Torre Nera

Titolo: Torre Nera
Regia: Nikolaj Arcel
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 1/5

Jake è un ragazzo della New York di oggi tormentato da sinistri sogni, in cui vede un malvagio uomo in nero, un eroico pistolero e una torre nera sotto attacco. Gli incubi gli ispirano numerosi disegni, ma a dare loro concretezza è la coincidenza tra gli attacchi alla torre e i terremoti che si verificano a New York. Dopo un ennesimo problema di condotta a scuola, il padre adottivo cerca di mandare Jake in una clinica, che lui sa però essere una trappola. Così scappa seguendo gli indizi dei propri disegni, che lo spingeranno in un altro mondo e in una incredibile avventura.

Non ci ho capito niente. La Torre Nera diventato l'ennesimo romanzo a episodi del maestro del brivido King, tra peripezie , troupe e attori cambiati, alla fine è diventata l'ennesima porcheria che niente c'entra con l'atmosfera kinghiana, davvero un mix di generi all'interno della saga letteraria. Western, post-apocalittico, sci-fi, distopia, mondi paralleli, nei libri l'universo ricreato è l'ennesima conferma della capacità immaginifica dello scrittore.
Il film invece è pura porcheria. Il cast ci crede così poco che McConaughey non si è nemmeno scomodato a dare enfasi e risalto al suo personaggio per non parlare di Idris Elba che ci crede come uno schiavo scappato dai campi di cotone, un regista sconosciuto danese trapiantato ad Hollywood che sembra un amante degli effetti speciali e della c.g che qui purtroppo inghiotte quando di poco e di buono il film voleva osare.
E'tutto tremendo, estremamente patinato, un bambino fastidiosissimo che se fossi stato in Roland lo avrei stanato subito e poi un lento e bruttissimo passaggio da un mondo all'altro senza perchè.
Quando Roland incontra l'uomo in nero i dialoghi sono assurdi e banali in modo tale da non far trasparire quasi nulla di quanto scritto sui libri.
Poi aver un sogno nel cassetto non vuol dire essere capaci di realizzarlo. Nikolaj Arcel infatti non è assolutamernte riuscito in un'impresa a cui a loro tempo avevano rinunciato nell'ultimo decennio J. J. Abrams e Ron Howard, che proprio due inesperti non sono anche se non amo il loro cinema troppo commerciale.
Ed è proprio qui il problema. Cercando di inquadrare un target che mettessse a posto tutti giovani e adulti (errore madornale) è diventato un film d'azione/avventura con la solita moda hollywoodiana di non caratterizzare bene i personaggi e la storia per finire a schiantarsi in brutti effetti speciali (i mostri non si possono vedere) e poi esplosioni a raffica con questa Torre Nera che dovrebbe reggere tutto e invece nei sogni non fa altro che crollare su se stessa.

Sintetizzare tutto in un'ora e mezza significa siglare il fallimento e così è stato per una delle trasposizioni più brutte degli ultimi anni e di sempre dai libri di Stephen King.