Titolo: Torre Nera
Regia: Nikolaj Arcel
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 1/5
Jake è un ragazzo della New York di
oggi tormentato da sinistri sogni, in cui vede un malvagio uomo in
nero, un eroico pistolero e una torre nera sotto attacco. Gli incubi
gli ispirano numerosi disegni, ma a dare loro concretezza è la
coincidenza tra gli attacchi alla torre e i terremoti che si
verificano a New York. Dopo un ennesimo problema di condotta a
scuola, il padre adottivo cerca di mandare Jake in una clinica, che
lui sa però essere una trappola. Così scappa seguendo gli indizi
dei propri disegni, che lo spingeranno in un altro mondo e in una
incredibile avventura.
Non ci ho capito niente. La Torre Nera diventato l'ennesimo romanzo a episodi del maestro del brivido King, tra peripezie , troupe e attori cambiati, alla fine è diventata l'ennesima porcheria che niente c'entra con l'atmosfera kinghiana, davvero un mix di generi all'interno della saga letteraria. Western, post-apocalittico, sci-fi, distopia, mondi paralleli, nei libri l'universo ricreato è l'ennesima conferma della capacità immaginifica dello scrittore.
Il film invece è pura porcheria. Il
cast ci crede così poco che McConaughey non si è nemmeno scomodato
a dare enfasi e risalto al suo personaggio per non parlare di Idris
Elba che ci crede come uno schiavo scappato dai campi di cotone, un
regista sconosciuto danese trapiantato ad Hollywood che sembra un
amante degli effetti speciali e della c.g che qui purtroppo inghiotte
quando di poco e di buono il film voleva osare.
E'tutto tremendo, estremamente
patinato, un bambino fastidiosissimo che se fossi stato in Roland lo
avrei stanato subito e poi un lento e bruttissimo passaggio da un
mondo all'altro senza perchè.
Quando Roland incontra l'uomo in nero i
dialoghi sono assurdi e banali in modo tale da non far trasparire
quasi nulla di quanto scritto sui libri.
Poi aver un sogno nel cassetto non vuol
dire essere capaci di realizzarlo. Nikolaj Arcel infatti non è
assolutamernte riuscito in un'impresa a cui a loro tempo avevano
rinunciato nell'ultimo decennio J. J. Abrams e Ron Howard, che
proprio due inesperti non sono anche se non amo il loro cinema troppo
commerciale.
Ed è proprio qui il problema. Cercando
di inquadrare un target che mettessse a posto tutti giovani e adulti
(errore madornale) è diventato un film d'azione/avventura con la
solita moda hollywoodiana di non caratterizzare bene i personaggi e
la storia per finire a schiantarsi in brutti effetti speciali (i
mostri non si possono vedere) e poi esplosioni a raffica con questa
Torre Nera che dovrebbe reggere tutto e invece nei sogni non fa altro
che crollare su se stessa.
Sintetizzare tutto in un'ora e mezza
significa siglare il fallimento e così è stato per una delle
trasposizioni più brutte degli ultimi anni e di sempre dai libri di
Stephen King.