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domenica 22 novembre 2020

Mortuary collection


Titolo: Mortuary collection
Regia: Ryan Spindell
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Prendendo parte a un funerale in un vecchio obitorio, una giovane si addentra in una stanza segreta piena di curiosità. Qui, ha modo di incontrare il becchino, che le racconterà quattro storie di morti uniche, selvagge e memorabili.

Mortuary collection è uno di quei film passati in sordina, senza una grossa distribuzione dietro o nessuna piattaforma famosa che l'abbia preso in considerazione. Ed è un peccato nonostante il film a episodi, tutti tenuti assieme da un fil rouge, abbia alcuni momenti godibili e altri abbastanza scontati e noiosi. Diciamo che è buono a metà, nonostante la maschera da becchino di Clancy Brown faccia sempre la differenza in uno degli antagonisti più famosi della storia del cinema.
Mortuary collection parte abbastanza bene, fa entrare colei che segna fin da subito un'inerzia (nel senso che comprendiamo subito che non sia lì per caso) e poi sciorina storie di cui alcune, come la prima, nonostante sia la summa del già visto ha una buona messa in scena.
Quattro storie partendo con un dottore presente in tutti gli episodi. Quattro cortometraggi dove un ragazzo troverà pane per il suo membro con una giovane studentessa che non è quello che sembra, una ladra contro un mostro, il killer delle babysitter e un marito sfigato che se la vedrà davvero brutta. Ambientato dagli anni '50 agli anni '80, il film predilige suspance e gore in dosi tutto sommato nella norma, senza mai alzare la posta in gioco e risultando in alcuni casi come un esercizio di stile, il tipico esame finale del cineasta. Lo scontro finale tra Sam e Montgomery Brown nonostante qualche eccesso riesce a non essere così banale come lasciava intendere.