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mercoledì 25 maggio 2011

Poliziotti di riserva


Titolo: Poliziotti di riserva
Regia:Adam McKay
Anno:2010
Paese:Usa
Giudizio: 2/5

Il detective e revisore dei conti Allen Gamble, del dipartimento di polizia di New York, ama il lavoro burocratico e preferisce stare dietro una scrivania piuttosto che affrontare il lavoro di strada. Tuttavia un giorno viene affiancato al detective Terry Hoitz, un ragazzo dai modi un po' ruvidi che di recente è stato protagonista di un'imbarazzante sparatoria. Costretti a collaborare insieme, i due svolgono il loro lavoro idealizzando i poliziotti considerati i migliori della città, Highsmith e Danson, ma quando per loro si presenta l'opportunità di essere sotto i riflettori, le cose non vanno come previsto.

Che bello vedere dopo 10 minuti Samuel Jackson e Dwayne Johnson lanciarsi e spiaccicarsi al suolo da un palazzo di 20 piani sperando di sopravvivere all’atterraggio.
Questo è una sorta di intro ad una commedia che strizza più volte l’occhio a film come STARSKY & HUTCH oppure ancora peggio SCUOLA DI POLIZIA e numerose gag strappate qua e là.
Il motivo per  farsi qualche risata in un film del genere e uno solo: Will Ferrel dal momento che il socio Mark Walbherg è sempre nello stesso ruolo incazzuso come in tutti i film che gira.
A parte un cast nutrito anche se prevalentemente da camei o ruoli secondari, il film gioca più che sugli inseguimenti e sparatorie(che comunque non mancano), sull’assurdo e la demenzialità a tutti gli effetti.
Ad esempio i barboni che fanno sesso nella macchina di Allen, Terry che vuole “volare” come un pavone.
La storia è un clichè in cui compaiono tutti i difetti e i limiti di una sceneggiatura povera che punta più sulla catarsi degli attori che sui dialoghi abbastanza volgari( a tratti molto divertenti) e un’imprevedibilità di fondo che seppur ingenua riesce a invertire alcuni tratti del soggetto.
Un riscatto di due losers che vogliono partecipare attivamente nel loro lavoro anche se per colpa di una regia statuaria e a tratti lenta che si astiene dal premere l’accelleratore, i limiti purtroppo si vedono ed è un peccato.