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martedì 25 febbraio 2014

Mud

Titolo: Mud
Regia: Jeff Nichols
Anno: 2013
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Due giovani ragazzini trovano un uomo nascosto su un’isoletta nel bel mezzo del Mississippi. Quest'ultimo, Mud, dice di aver ucciso un uomo in Texas e di essere per questo in fuga. I due ragazzini decidono quindi di dargli una mano a fuggire, e di dargli una mano a riunirsi con la sua ragazza, Juniper...

Può capitare che alcuni attori dopo film di cui magari non sono andati tanto orgogliosi o non hanno avuto la possibilità di dare un contributo emotivo soddisfacente, o caratterizzare qualcosa di buono, sentono, forse, il bisogno concreto di cambiare rotta nella loro filmografia.
McConaughey è uno di questi. Negli ultimi anni ha dato prova di essere straordinario, un camaleonte perfetto, un mago dei costumi e un caratterista molto affascinante.
MUD, PAPERBOY, TRUE DETECTIVE, DALLAS BUYERN CLUB, BERNIE, KILLER JOE, sono tasselli importantissimi in questa nuova fase di rinascita dell'attore.
Ora MUD è il terzo film di Nichols, regista dell'Arizona, molto giovane e dannatamente promettente che dopo SHOTGUN STORIES e TAKE SHELTER fa centro con il suo film più imponente e riflessivo, un altra attenta analisi su un outsider che cerca di ripartire da zero lasciando la società alle spalle.
Uno degli aspetti più piacevoli è che tutto funziona all'interno del film in modo molto naturale, come se semplicemente tutti gli elementi fossero già allineati, per dare vita a questo intenso film di formazione. Allo stesso tempo il film riesce anche ad essere un dramma moderno e post-contemporaneo e infine una bella storia d'amore. Ed è proprio la storia d'amore l'elemento più soprendente del film su cui Nichols fa un passo avanti dimostrando una perfetta idea di cinema, perchè se Juniper e Mud rispecchiano tutti gli errori, le ingenuità e le difficoltà di riuscire a relazionarsi in quanto giovani-adulti, gli stessi genitori del piccolo protagonista, diventano gli ulteriori specchi del bambino che così facendo si confronta con il mondo degli adulti e suo modo cerca di imparare da Mud come conquistare la ragazza dei suoi sogni, senza dimenticare i suggerimenti di un padre esausto e stanco della vita.
C'è tutto, Nichols lo sa e decolla con la storia nel secondo atto, portando a instancabili momenti di puro piacere cinematografico, trasportandoci in isolette e spiagge deserte con un comparto tecnico assolutamente di primissimi livelli e un fiume tra le rive del Mississippi sulla sponda dell'Arkansas, che potremmo continuare a osservare instancabilmente per ore, per quanto il panorama sia insolito e affascinante.
La presenza di Shannon anche se in una parte minore, conferma l'utilizzo da parte del regista del suo attore feticcio. Apprezzabilissime le interpretazioni del resto del cast, la Whinterspoon, Shepard e il bambino Sheridan.
Qualcuno ha definito l'ultimo lavoro di Nichols un Mark Twain girato da Sam Peckinpah in cui per la prima volta si mette ad altezza bambino, con tutte le conseguenze del caso. Non solo è così, ma in più lo stile del regista è così attento e originale da riuscire ormai ad avere un suo stile proprio.
Fantastico soprattutto se il regista ha 36 anni.