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giovedì 17 marzo 2011

Inception

Titolo: Inception
Regia: Cristopher Nolan
Anno: 2010
Paese: Usa/Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

Dom Cobb è un abilissimo ladro, il migliore al mondo quando di tratta della pericolosa arte dell'estrazione: ovvero il furto di preziosi segreti dal profondo del subconscio mentre si sogna, quando la mente è al massimo della sua vulnerabilità. Le abilità di Cobb ne hanno fatto un giocatore di primo piano nel pericoloso mondo dello spionaggio industriale, ma lo hanno reso un fuggitivo ricercato in tutto il mondo, costretto a lasciarsi alle spalle tutto ciò che ha sempre amato. Ma ora Cobb ha una chance di redenzione: un ultimo lavoro potrebbe restituirgli la sua vita, ma solo se riuscirà a rendere possibile l'impossibile.


E' difficile riuscire a distinguere tra ciò che è reale e ciò che è frutto della nostra mente. Del resto quando non lo è?
Si sa che i film sul sogno e sulla psiche non sono affatto facili da strutturare a dovere. Non bastano quattro mentecatti a dar vita ad uno script ma è doveroso chiamare in cattedra qualcuno che possa per assurdo essere definito un perfetto "alchimista"e che abbia già avuto pratica ed esperienze sul campo. Nolan aveva un sogno e su questo ha costruito un film in 12 anni di pratica e mestiere che ha saputo commisurare magnificamente con le tecniche digitali odierne.
Con MEMENTO aveva già dato prova di saper indagare la memoria e successivamente ha esplorato l'amnesia. Nel suo ultimo film, grazie anche al successo avuto con DARK NIGHT e quindi con i finanziamenti arrivati, porta il soggetto su piani più alti della psiche stratificando i livelli del sogno in una corsa contro il tempo che non concede un attimo di tregua.
Con un budget spaventoso è riuscito ad architettare un thriller psicologico intelligente con una trama affilata e sofisticata che si sposa ottimamente con le ultime odierne tecniche della c.g.
Il reparto tecnico e calibratissimo con delle inquadrature spettacolari, una spiccata predisposizione nell'uso dei dialoghi e nella caratterizzazione dei personaggi e una fotografia curata a dovere che regala dei passaggi visivamente eccelsi soprrattutto diversificando gli strati del sogno.
Il montaggio fuorvia alle volte lo spettatore facendolo cadere su piani psichici o sogni il cui sub-conscio è di un altro.
Nolan è un maestro nel pianificare strutture labirintiche attente a penetrare e sondare un piano preciso. Si è accorto lui stesso che con l'andare avanti nella scrittura non faceva altro che ampliare i sogni senza avere dei confini precisi e ha dovuto aspettare.
Non mancano gli elementi che fuorviano la descrizione e aggiungono suspance così come l'ossessione di Nolan di voler strutturare alla perfezione un'idea e darle forma tralasciando alle volte il gusto estetico per l'immagine ma soffermandosi sulla costruzione e le parti fondamentali.
A dare pathos e veridicità alla pellicola c'è un cast di tutto rispetto tra cui a parte Di Caprio svettano Gordon-Levitt,il sempre bravo Cillian Murphy,Caine,Cotillard(efficace),Watanabe(misuratissimo) e Dileep Rao.
Un film che sicuramente andrà rivisto e rivalutato oltre che riscoperto con il tempo. Una pellicola difficile da catalogare e recensire vista la sua enormità sul piano visivo ma che sicuramente rimane nitida nella mente di chi ha voglia di lasciarsi andare a qualcosa che sotto certi aspetti non sembra neanche poi così irreale ma una catarsi completa in una dimensione che dilata lo spazio-tempo.